CASTELVETRANO – Il Ros dei carabinieri di Trapani, insieme ai militari del comando provinciale di Trapani, hanno dato esecuzione a un provvedimento di sequestro di beni del valore di circa 1 milione di euro nei confronti di Calogero Giambalvo e della moglie Ninfa Vincenzini e di Roberto Siragusa, prestanome.
I beni sequestrati a Castelvetrano, sono: un’azienda, un’abitazione, un capannone industriale, 3 autovetture, numerosi rapporti bancari e una polizza assicurativa. Roberto Siragusa sarebbe risultato (in favore di Giambalvo) intestatario fittizio di un’azienda, la quale nel 2019 era stata incaricata di somministrare bevande per il “Torneo della Legalità“, tenutosi proprio nella città trapanese.
Figura centrale al centro del mirino è quella di Calogero Giambalvo, ex consigliere comunale di Castelvetrano (Trapani), imputato nel processo “Eden II”, per partecipazione a Costa Nostra. In primo e secondo grado, però, era stato assolto. Allo stato attuale, è imputato nel processo “Anno Zero”, per tentata estorsione aggravata per aver commesso il fatto al fine di agevolare l’organizzazione mafiosa.
Pare che proprio durante le elezioni politiche del febbraio 2013 vi siano stati dei legami con Cosa Nostra e, in questo quadro, si inseriscono le dichiarazioni del collaboratore di giustizia, Lorenzo Cimarosa, ormai defunto, parente del latitante Matteo Messina Denaro, che lo aveva incaricato di tenere i rapporti tra Castellammare del Golfo e Castelvetrano.
Immagine di repertorio
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