TRAPANI – “L’aeroporto Trapani Birgi paga il prezzo più alto per la cancellazione di diverse rotte programmate dalla compagnia aerea Ryanair in tutta Europa. Esprimiamo forte preoccupazione per il futuro dello scalo e per le conseguenze negative che le decisioni della compagnia irlandese potrebbero comportare per i lavoratori e per l’economia del territorio”.
Così i segretari generali di Cgil e Uil Trapani, Filippo Cutrona ed Eugenio Tumbarello, e la referente Cisl Palermo Trapani, Daniela Di Girolamo, insieme con i segretari di categoria Filt Cgil, Fit Cisl e UilT, Francesco Tranchida, Rosanna Grimaudo e Giuseppe Tumbarello che hanno inviato, pertanto, una richiesta di incontro al presidente Airgest.
L’aeroporto trapanese è stato il più colpito dalla decisione presa dalla compagnia aerea irlandese, che ha tagliato ben 7 tratte. Ciò vale a dire 200mila passeggeri in meno, riduzione del traffico aereo del 60%.
“Vogliamo confrontarci – aggiungono infine – con il rappresentante Airgest per conoscere quali prospettive esistono per il nostro territorio e in che mondo si possa intervenire per scongiurare il peggio”.
Ma per chi taglia, c’è anche chi aumenta i voli da gestire. Spostandoci a Palermo, è giunta notizia di un accordo con Volotea che ha arricchito il numero di città collegate al capoluogo siciliano. Questo il commento del primo cittadino Leoluca Orlando: “Voglio esprimere apprezzamento per la scelta di Volotea che, soprattutto in vista del 2018, arricchisce la lista di città collegate con Palermo, offrendo nuovi strumenti per il traffico turistico e per la mobilità dei siciliani”.