TRAPANI – I presidenti nazionali di Legambiente, Lipu, Federparchi hanno scritto al ministro per la Transizione ecologica, Roberto Cingolani, per chiedere un tavolo tecnico volto a riprendere il percorso finalizzato all’istituzione del Parco nazionale delle Egadi e del litorale del trapanese.
Le associazioni sottolineano che “nell’ottica di contribuire alla Strategia europea sulla Biodiversità che prevede entro il 2030 che almeno il 30% del territorio e del mare siano tutelati, è fondamentale istituire le aree protette previste, programmate o in fase di realizzazione“.
Sulla perimetrazione del Parco, però c’è disaccordo. Quattordici sindaci della provincia circa un anno fa avevano chiesto e ottenuto al Ministero dell’Ambiente, tramite l’ex parlamentare dei Verdi e oggi assessore al Comune di Calatafimi Massimo Fundarò, l’avvio della procedura per l’istituzione della vasta area che comprenderebbe anche il golfo di Castellammare e Selinunte.
“Rientrerebbero – dice Fundarò – sette riserve naturali orientate, una riserva marina e due Parchi archeologici. Sarebbe uno dei Parchi più importanti in Europa e con la più grande biodiversità“.
Le associazioni ambientaliste, invece, almeno inizialmente, vorrebbero restringere i confini del Parco solo alle isole Egadi, alle Saline di Trapani, Paceco e Marsala, mentre il sindaco del Comune di Favignana, Francesco Forgione, si è dichiarato contrario chiedendo di mantenere e tutelare l’Area Marina Protetta.
Fonte foto: Ansa Sicilia
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