PALERMO – Nel primo covo di Matteo Messina Denaro, a Campobello di Mazara (Trapani) sono state trovate cinque carte d’identità false.
I documenti, tutti con la foto tessera che ritrae il boss, sono intestati ad altrettante persone in vita e incensurate, che avrebbero prestato la loro identità al capomafia per circa 15 anni.
Non sarebbe stato quindi solo Andrea Bonafede a consentire a Messina Denaro di condurre una vita quasi normale. Il prossimo passo degli investigatori è comprendere se gli individui a cui sono intestate le carte d’identità siano a conoscenza della contraffazione.