Notte di fuoco nell’ex cementificio occupato dai migranti a Castelvetrano

Notte di fuoco nell’ex cementificio occupato dai migranti a Castelvetrano

CASTELVETRANO – È divampato la scorsa notte un incendio nell’ex cementificioCalcestruzzi Selinunte” di Castelvetrano (Trapani). Lì da anni vivono dei migranti che hanno occupato la zona, allestendo un campo. Fortunatamente però al momento del rogo non erano presenti persone.

Le lingue di fuoco hanno distrutto diversi cumuli di rifiuti. Sul luogo sono intervenuti i vigili del fuoco del distaccamento di Castelvetrano per domare le fiamme.

Nel maggio scorso l’ex cementificio era stato sgomberato, durante un’operazione di polizia, coordinata dalla Prefettura di Trapani. La Sager era stata incaricata dal Comune di Castelvetrano per provvedere alla bonifica del sito. In quell’occasione i rifiuti presenti erano stati finalmente differenziati, ma non ancora conferiti nelle apposite piattaforme, a causa della mancanza di disponibilità.

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Sicilia divorata dagli incendi, notte di fuoco: due vittime nel Palermitano

È bastato qualche giorno di caldo e vento a Palermo per favorire un déjà-vu degli incendi su diverse aree della Sicilia.

Sicilia colpita dagli incendi: la situazione

Stando agli ultimi aggiornamenti, si sono verificati più di 40 incendi che hanno richiesto l’intervento da parte dei vigili del fuoco, dei forestali e dei volontari della Protezione civile in tutta l’Isola.

Roghi nel Palermitano, bloccata l’A20 tra Cefalù e Castelbuono

Se ne sono viste di tutti i colori, soprattutto lungo una della principali arterie di Palermo come viale Regione Siciliana tra capannoni in fiamme e auto avvolte dalle lingue di fuoco. Sono tre, inoltre, i roghi che hanno creato apprensione tra i residenti nella zona tra Bonagiavia Belmonte Chiavelli e la zona del carcere Pagliarelli.

Un altro rogo è divampato nella zona della Ricas, ma anche dove si svolgono i mercatini di Natale e la fiera dei morti nella zona di via Ernesto Basile.

Le grosse folate di vento hanno reso difficile l’intervento dei pompieri, costretti a moltiplicarsi per risolvere altre situazioni incendiare scomode come quelle di via Messina Marine e via Pitrè.

Rimasta bloccata per alcune ore anche l’autostrada A20 tra Cefalù e Castelbuono, sulla Palermo-Messina, in entrambe le direzioni.

Otto incendi nel Messinese

Otto roghi si sono verificati nel Messinese a Tripi, in contrada Collaina Soprana, a Tusa nel campo sportivo, a Barcellona Pozzo di Gotto in contrada Zigari, a Ficarra, Fondachelli Fantina, Campo Italia, Militello Rosmarino in contrada Scurzi, Monforte San Giorgio e Sinagra in contrada Candelora.

Particolare preoccupazione per gli incendi a Gioiosa Marea che hanno visto interessati quattro volontari della Protezione civile di Adrano PCA – chiamati nella notte dal Dipartimento Regionale – insieme ad altri colleghi accorsi sul luogo per spegnere le fiamme.

Due vittime emerse dagli incendi delle ultime ore

A peggiorare la situazione che sta interessando gran parte della Sicilia, è una tragica notizia arrivata da Mazzaforno, vicino Cefalù, dove una donna di 42 anni di nome Maria David, originaria di Palermo, è stata ritrovata senza vita e parzialmente carbonizzata in una cunetta nei pressi del suo maneggio.

La donna si era precipitata verso il maneggio in un tentativo coraggioso di proteggere i suoi animali dalla minaccia imminente degli incendi che si stavano avvicinando pericolosamente alla sua proprietà. Possibile che, a causa del fumo tossico, Maria David abbia perso conoscenza lasciandola vulnerabile alle fiamme. A dar l’allarme sono stati i suoi familiari, che erano con lei fino a pochi minuti prima di questa tragica perdita.

L’altra vittima è Salvatore Albano di 68 anni, nativo di Monreale, morto al confine tra Trappeto e Balestrate, durante l’evacuazione di alcune abitazioni interessate da un incendio. L’uomo forse è stato preso dal panico e potrebbe avere avuto un malore. Sul corpo, trovato all’esterno della casa, non ci sarebbero segni di bruciature.

Foto di repertorio