Manifestazione antimafia a Castelvetrano: “Siciliani stanchi di essere definiti conniventi di Cosa Nostra”

Manifestazione antimafia a Castelvetrano: “Siciliani stanchi di essere definiti conniventi di Cosa Nostra”

TRAPANI – Ieri pomeriggio si è svolta a Castelvetrano, in provincia di Trapani, la manifestazione per celebrare l’arresto di Matteo Messina Denaro organizzata da è Giuseppe Cimarosa, cugino acquisito del padrino che ha rinnegato il boss. Sono stati tanti i cittadini che hanno trovato il coraggio di scendere in piazza contro una realtà dura e sporca come quella mafiosa.

Giuseppe Cimarosa ha 40 anni ed è un’istruttore di equitazione e regista di teatro equestre; è stato lui a rivolgere l’invito ai cittadini a scendere in piazza per festeggiare. Castelvetrano è il paese che ha dato i natali a Matteo Messina Denaro e la manifestazione è stata organizzata proprio sotto la casa di famiglia. “Mi sono ispirato a Peppino Impastato che protestava contro il boss Tano Badalamenti“, spiega Giuseppe Cimarosa.

Un gesto che dimostra che non tutti i siciliani sono uguali e che non tutti i cittadini sono mafiosi; l’arresto del boss è stato un successo all’interno della lunga lotta alla mafia.

L’intervento del sindaco di Campobello

A causa dalla mafia i cittadini siciliani sono stati vittima del fenomeno comune del “tutta l’erba è un fascio”. Per questo che il sindaco di Campobello di Mazara è intervenuto: “Stop fango. Il boss non era protetto dall’intera città.

Sta passando l’immagine distorta di unintera comunità a protezione e a disposizione di questo mafioso. È un’immagine che respingo con forza, perché penalizza una cittadina fatta di tante persone perbene. Io per primo chiedo alle forze dell’ordine e alla magistratura di fare piazza pulita, di liberare questo paese e i suoi cittadini onesti per fare in modo che possano vivere una liberazione e un riscatto, che non debbano più subire una simile onta“, continua il primo cittadino Giuseppe Castiglione.

Chi ha coperto e favorito questo criminale che finalmente sta in carcere va assicurato alla giustizia, ma non è possibile gettare fango su un intero paese. Probabilmente vedendolo fugacemente, per strada, al bar neppure io l’avrei riconosciuto” conclude Giuseppe Castiglione.

Adesso che il volto dell’ex primula rossa è noto – a distanza di alcuni giorni dall’arresto -, qualcuno in paese dice di averlo visto e che nel quartiere in cui ha abitato negli ultimi mesi, il padrino di Castelvetrano, non si nascondeva affatto. Pare girasse da solo per fare la spesa o andare al bar presentandosi come “Francesco, medico anestesista”.