Traffico di stupefacenti nel carcere di Opera, arresti anche a Catania

Traffico di stupefacenti nel carcere di Opera, arresti anche a Catania

ITALIA – Un’indagine della Direzione Distrettuale Antimafia di Milano ha portato all’arresto di trenta persone, tra cui detenuti e loro familiari, accusati di traffico di droga e telefoni cellulari all’interno del carcere di Opera, alle porte di Milano. In particolare, gli arrestati avrebbero gestito vere e proprie piazze di spaccio all’interno del penitenziario, collegandosi con esponenti di gruppi di narcotrafficanti attivi in diverse città italiane, tra cui la Barona, il Gratosoglio, la Comasina e Quarto Oggiaro a Milano, Rozzano e Pavia in Campania, e in Emilia-Romagna, con diramazioni anche in Spagna.

I reati contestati

Tra i reati contestati ai trenta indagati figurano associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti, anche internazionale, riciclaggio, estorsione, detenzione e porto abusivo di arma da fuoco, commessi in Lombardia e in Spagna.

Gli arresti sono stati eseguiti dai carabinieri del comando provinciale e del Ros di Milano, e dalla Polizia penitenziaria di Opera, in diverse località italiane, tra cui Milano, Pavia, Varese, Sassari e Catania. Alcuni dei provvedimenti sono stati eseguiti in carcere, mentre per quattro degli arrestati sono stati disposti i domiciliari.

L’inchiesta è stata coordinata dai pm Gianluca Prisco e Francesco De Tommasi ed è stata condotta dagli agenti di Polizia penitenziaria della casa di reclusione del Milanese. L’indagine ha permesso di smantellare una pericolosa organizzazione criminale che aveva creato una rete di traffico di droga all’interno del carcere di Opera, con il coinvolgimento di familiari dei detenuti e la connessione con gruppi di narcotrafficanti attivi in diverse città italiane.

Un’operazione importante

Si tratta di un’operazione importante nel contrasto al traffico di droga all’interno dei penitenziari, che rappresenta un grave problema per la sicurezza pubblica e la lotta alla criminalità organizzata. L’arresto dei trenta indagati dimostra l’efficacia dell’azione coordinata delle forze dell’ordine e delle autorità giudiziarie nel contrasto alla criminalità organizzata, anche all’interno dei luoghi di detenzione.

Il lavoro svolto dalle forze dell’ordine e dalle autorità giudiziarie dimostra l’importanza della cooperazione internazionale nel contrasto alla criminalità organizzata, che spesso opera al di là dei confini nazionali. L’indagine ha infatti evidenziato la connessione tra la rete di traffico di droga all’interno del carcere di Opera e gruppi di narcotrafficanti attivi in diverse città italiane e in Spagna.

Foto di repertorio