BRANDIZZO – Sale a sei il numero degli indagati per la strage di Brandizzo, in cui cinque operai sono stati travolti da un treno mentre lavoravano sui binari. È successo nella notte tra il 30 e il 31 agosto.
Chi sono i nuovi indagati
Sono stati iscritti sul registro degli indagati, e quindi aggiunti ai due sospettati iniziali, quattro dirigenti della Sigifer, l’azienda di Borgo Vercelli per cui lavoravano le vittime.
Su di loro gravano le accuse di omicidio colposo plurimo e disastro ferroviario. Accusati del medesimo reato anche quelli che fino a oggi erano gli unici due indagati. Si tratta del tecnico di Rfi, Antonio Massa, 48 anni, e del caposquadra della Sigifer, Andrea Girardin Gibin, 53 anni.
Chi erano i cinque operai uccisi, due erano siciliani
Due dei cinque operai che hanno perso la vita erano siciliani. Una delle due vittime è Kevin Laganà, di 22 anni, originario di Messina. Mentre l’altro operaio originario di Marsala e residente a Vercelli, è Giuseppe Saverio Lombardo, di 52 anni. Gli altri tre operai sono Michael Zanera di 34 anni, Giuseppe Sorvillo di 43 anni e Giuseppe Aversa di 49 anni.
Gli operai coinvolti erano dipendenti di un’azienda con sede a Borgovercelli (Vercelli). Due loro colleghi si trovavano anche sul posto, ma sono stati solo lievemente sfiorati dal convoglio e sono rimasti incolumi.
Omicidio e disastro, sulla strage di Brandizzo “emergono gravi violazioni”
“Dalle prime indagini emergono gravi violazioni della procedura di sicurezza al momento dell’incidente. Ci sono profili di responsabilità per i quali saranno a breve indagate alcune persone“. Così la procuratrice di Ivrea, Viglione, sulle indagini dopo la morte dei cinque operai a Brandizzo, nel Cuneese.
La Procura non esclude il dolo eventuale per i reati di omicidio e disastro.