Terribile naufragio vicino alle coste calabresi, recuperati 58 cadaveri: arrestato presunto scafista

Terribile naufragio vicino alle coste calabresi, recuperati 58 cadaveri: arrestato presunto scafista

ITALIA – È naufragata all’alba di oggi una barca di migranti: si trovava davanti alle coste calabresi di Steccato di Cutro, poco distante da Crotone.

Al momento sono 58 i cadaveri ricuperati in mare. Si contano invece 80 persone messe in salvo. Sul posto sono intervenute le squadre acquatiche dei vigili del fuoco che hanno rinvenuto i corpi senza vita.

Per quanto riguarda i soccorsi, si sono recati sul luogo della tragedia la Capitaneria di porto e la Guardia di Finanza. Una motovedetta e un elicottero della Guardia Costiera si stanno occupando di verificare che se nei tratti di mare circostante ci siano superstiti: si tratta di un’ipotesi decisamente improbabile secondo i soccorritori.

Collaborano alle ricerche anche i vigili del fuoco con gommoni e moto d’acqua.

Il viaggio dei migranti partiti dalla Turchia

I profughi se si trovavano a bordo dell’imbarcazione provengono da Iraq, Iran, Afghanistan e Siria. Quello che ha avuto un epilogo tutt’altro che lieto è stato uno dei cosiddetti viaggi della speranza, affrontati nel tentativo di andare a incontro a una vita migliore, che purtroppo molti dei presenti non hanno nemmeno fatto in tempo a conoscere.

I migranti erano a bordo di un barcone di legno che però è stato messo a dura prova dall’impetuosità del mare particolarmente agitato. La barca, partita 4 giorni fa da Izmir (Turchia), si è spaccata quando si trovava a pochi metri dalla costa.

Il barcone è stato individuato da un aereo di Frontex in pattugliamento a circa 40 miglia dalle coste calabresi. I soccorritori sono stati avvisati, ma a causa delle condizioni in cui si trovava il mare, non sono riusciti a raggiungere il barcone e sono stati costretti a rientrare per garantire la sicurezza degli equipaggi.

In seguito, intorno alle 4 del mattino, è giunta una telefonata al reparto operativo aeronavale della Guardia di Fnanza di Vibo Valentia. A quel punto gli operatori della centrale operativa hanno intuito che si potesse trattare di un’emergenza e hanno allertato le forze dell’ordine di Crotone.

Arrestato presunto scafista

I carabinieri e la Guardia di Finanza hanno arrestato un migrante sospettato di essere lo scafista del barcone che è naufragato di recente.

Si tratta di un cittadino turco e la sua posizione è attualmente sotto la valutazione della magistratura. Si è appreso che tra i resti del barcone è stato trovato il documento di un altro individuo che finora non è stato rintracciato.

Questa persona potrebbe essere fuggita, oppure potrebbe essere tra i dispersi o le vittime del naufragio.

Il cordoglio di Papa Francesco

Al termine dell’Angelus in piazza San Pietro, il Papa si è soffermato sull’ennesima tragedia di migranti in mare.

Ho appreso con dolore del naufragio sulla costa calabrese. Prego per i morti, i dispersi, i sopravvissuti“. Ha quindi ringraziato “chi porta soccorso e quanti danno accoglienza“.

Francesco ha esortato a “non dimenticare la tragedia della guerra in Ucraina” e “il dolore del popolo turco e siriano per il terremoto“. Infine ha rivolto il pensiero alla Terra Santa: “Il dialogo prevalga sull’odio e la vendetta“.

Le dichiarazioni del Ministro Piantedosi

Il ministro degli Interni, Matteo Piantedosi, si è espresso così in merito al naufragio: “Profondo cordoglio per le vite umane spezzate. È una tragedia immane che dimostra come sia assolutamente necessario contrastare con fermezza le filiere dell’immigrazione irregolare, in cui operano scafisti senza scrupoli che pur di arricchirsi organizzano questi viaggi improvvisati, con imbarcazioni inadeguate e in condizioni proibitive“.

Fermare le partenze“, scoraggiare i viaggi che “alimentano la filiera dei trafficanti e determinano sciagure“.

Giorgia Meloni: “Profondo dolore”

Profondo dolore per le tante vite umane stroncate dai trafficanti di uomini“. Così ha affermato la premier Meloni dopo la tragedia in Calabria.

Si commenta da sé l’azione di chi oggi specula su questi morti, dopo aver esaltato l’illusione di un’immigrazione senza regole“.

Il Governo “è impegnato a impedire le partenze e con esse il consumarsi di queste tragedie, e continuerà a farlo, anzitutto esigendo il massimo della collaborazione agli Stati di partenza e di provenienza“.

Foto di repertorio