A volte potrebbe diventare più complicato gestire una vittoria che una sconfitta, poi se sono due consecutive bisogna davvero utilizzare l’idrante per spegnere troppi facili, quanto prematuri, entusiasmi. A tutto ciò siamo certi ci penserà mister Mimmo Toscano che prova sempre a non far distrarre i suoi da quella posizione in classifica che ancora significa tutto e niente. Premessa dovuta, prima di ascoltare la conferenza stampa pre-gara di sabato sera contro un Monopoli che non verrà di certo al Massimino da semplice spettatore non pagante, e la prima domanda al tecnico rossazzurro riguarda proprio eventuali preoccupazioni per come affrontare il prossimo avversario:
“Nessuna preoccupazione per questa partita, devi essere cosciente che affronti una gara insidiosa come tutte le partite di questo campionato e di questo girone, lo ha dimostrato la partita col Foggia e con la Cavese, saranno tutte così, noi dobbiamo essere concentrati e rimanere concentrati su noi stessi e studiando bene cosa potrà offrirti la partita è la strategia che devi adottare e che magari devi cambiare in base all’andamento della gara; rimanere concentrati sul pezzo fare le cose per bene, avere sempre la percezione del pericolo perché partite facili in questo campionato ce ne saranno poche”.
L’avversario Monopoli
“ È una squadra che ha lo stesso allenatore dalla passata stagione, quindi un impianto di gioco già collaudato e ha cambiato gli elementi che doveva cambiare, ma lo zoccolo duro l’ha mantenuto ed ha messo dei giovani interessanti. Inoltre, ha fatto due buone gare contro Cosenza e Siracusa. Una squadra che la scorsa stagione ha fatto un ottimo campionato che vuole ripetere, quindi le insidie ci sono tutte, noi dobbiamo essere pronti e carichi e ho visto che la squadra che si è allenata con attenzione e concentrazione e questa è la cosa più importante”.
Monopoli meno pericoloso in avanti?
“Non sono pienamente d’accordo che si sia indebolito nel reparto avanzato perché è vero che ha perso dei giocatori bravi come Bruschi e Grandolfo, ma ci sono al loro posto Longo e Fall con caratteristiche diverse ma con la stessa pericolosità. Riguardo gli esterni li ha un po’ cambiati, ma ha messo più freschezza perché nella partita col Siracusa hanno dimostrato grande dinamicità”.
Mercato
Ha ottenuto tutto quello che voleva?
“Ci siamo prefissati degli obiettivi da poter raggiungere e migliorare, non si sono concretizzate perché il mercato è figlio di tante cose, di tante dinamiche, di opportunità. Ci eravamo detti se dovevamo fare qualcosa tanto per farla era meglio non farla, credo che alla fine abbiamo costruito un gruppo omogeneo, soprattutto livellato e un gruppo che sta bene insieme e che sta lavorando bene e poi il campionato dirà se si poteva fare meglio o no… per questo dico: contento? Sì, sono contento, perché soprattutto nella scelta degli uomini abbiamo cercato di sbagliare il meno possibile.
Campionato blasonato, noi protagonisti
Sono passate solo due giornate e tutte le squadre vogliono vincere il campionato, tutte vogliono fare la stagione e tante piazze blasonate come Catania partono con l’ambizione di essere protagonisti, confermo: noi vogliamo essere protagonisti di questo campionato”.
Problemi con la nuova tecnologia
“Per quanto riguarda la nuova tecnologia in campo è in fase di sperimentazione e c’è da migliorare tanto, a volte è un aiuto, a volte non lo è, io spero che man mano che passano giornate si possa migliorare. Non avendo tutti gli strumenti a disposizione come il VAR dove ci sono otto telecamere, e invece in questa ne hai solo due, non so se diventa più un problema che un aiuto”.
Centrocampo
Siamo in una situazione di emergenza e dobbiamo trovare soluzioni, i due ragazzi, sia Sasà che Andrea, hanno fatto centottanta minuti di grande intensità e di grande qualità, stanno bene fisicamente quindi, nonostante le assenze, il problema non c’è, almeno a inizio partita e si vedrà a partita in corso, sia per esigenze di risultato, sia per esigenze di rendimento magari con opzioni di Jimenez di Martic che ci possono consentire di trovare la soluzione giusta.
Caturano o Forte?
Per quanto riguarda la coesione tra Caturano e Forte, quando hai dei calciatori bravi, non hai problemi a metterli insieme, basta trovare il feeling giusto e il modo di stare in campo, poi i giocatori forti si ritrovano sempre bene.
Gruppo identitario
“Stiamo lavorando bene e c’è sana competizione in questo gruppo che è di molto livellato verso l’alto e questo fa crescere la squadra e fa migliorare tutti (…) la cosa che mi fa ben sperare è il continuare con questo atteggiamento dal punto di vista tattico dove noi abbiamo un’identità in questo momento, uno spirito che dobbiamo continuare a portare in campo e a migliorarlo partita dopo partita”
Importanza gare in casa
“Quello che conta non è la gara in casa o fuori casa, ma l’entusiasmo che metti sempre e il numero degli spettatori deve essere benzina per noi, ma poi in campo non vincono i 20.000 ma è quello che fai durante la gara, loro ti possono aiutare ma è importante quello che fai in campo”.