Serie A: quali squadre saranno protagoniste per la lotta scudetto?

Serie A: quali squadre saranno protagoniste per la lotta scudetto?

Sabato torna ufficialmente la Serie A. Il nostro campionato preferito è pieno di novità. Ciò che balza all’occhio di primo acchito è la presenza di due squadre che nell’élite nazionale non si vedevano da un po’: la Salernitana ed il Venezia, che dagli anni ’90 non calcavano questi campi. Il secondo evidente aspetto è il gran numero di cambi nella guida tecnica. Dalla Fiorentina al Verona, dall’Inter all’Empoli, moltissime squadre si affideranno ad un nuovo allenatore. Chi (come la Juventus o la Fiorentina) per riscattare una stagione deludente, chi (come lo Spezia o l’Empoli) a malincuore dopo aver visto il proprio tecnico accasarsi presso compagini più ambiziose, chi per altri motivi. Ogni allenatore porta con sé metodi nuovi e stili diversi e attira o allontana giocatori a lui più o meno congeniali. Ciò è particolarmente vero per le “magnifiche sette”, le squadre che con tutta probabilità occuperanno la parte alta della classifica e si giocheranno lo scudetto. Inter, Juventus, Atalanta, Milan, Napoli, Lazio, Roma: di esse solo Milan ed Atalanta hanno mantenuto l’allenatore dello scorso anno. Quali sono dunque le principali papabili allo scudetto?

 

I pronostici calcistici sono sempre difficili da azzeccare. Questo perché nel calcio, a differenza di altri sport, ci sono molte variabili che portano al successo e si può vincere con molti stili diversi. Questo detto, i pronostici Serie A (di Wincomparator) sono generalmente affidabili dal momento che forniscono un’analisi della forma delle squadre, dei precedenti risultati e dei confronti diretti per formulare una previsione. Anche a loro ci siamo affidati nel formulare questa guida; e sulla carta la principale papabile per il successo è la Juventus.

Questo per tre motivi. Innanzitutto per la qualità della rosa, sempre necessaria al conseguimento dell’obiettivo. La Juventus a differenza delle contendenti non si è indebolita ed ha calciatori maturi in tutti i reparti. In questi giorni precedenti alla chiusura del mercato andranno fatti però alcuni ritocchi dato che il mercato in entrata ed uscita è stato sostanzialmente fermo, con la sola partenza di Demiral in prestito ed il riscatto di McKennie. In secondo luogo per il ritorno di Allegri, allenatore capace di adattarsi a tutti i contesti che non necessita di particolari aggiustamenti alla rosa ed è perfettamente adatto a gestire grandi campioni. In terzo luogo perché le contendenti sembrano o in fase di ricostruzione (Inter, Roma o Lazio) o non ancora in grado di competere per il massimo traguardo (Roma, Milan o Napoli).

 

L’Inter, campione in carica, ha come tutti sappiamo perso diversi campioni e non sembra in grado di rimpiazzarli a dovere. Dzeko non può fornire le stesse garanzie di Lukaku, motore e leader della squadra, ed Hakimi è difficilmente sostituibile. A ciò si aggiunge il fatto che Inzaghi, a differenza di Conte ed alla pari di Sarri, lavora meglio in progetti pluriennali. Progetti che condividiamo, ma è difficile che i nerazzurri possano competere a lungo per lo scudetto, a meno che Dumfries o Calhanoglu disputino la stagione della vita.

 

A proposito di Sarri, anche la Lazio è in fase di ricostruzione. Non tanto per la partenza dei suoi uomini migliori ma appunto per il cambio della guida tecnica e per la partenza di alcuni senatori quali Lulic e Parolo. L’arrivo di Hysaj da solo non è sufficiente, mentre sarà da vedere l’apporto di Felipe Anderson. A 28 anni il brasiliano può ancora dare molto ma le ultime stagioni sono state pessime.



 

La Roma è come di consueto una delle squadre più interessanti da osservare. L’arrivo di Mourinho giustifica da sé tale affermazione ma anche il mercato suscita curiosità. Non sono arrivati campioni affermati ma l’uzbeko Shomurodov dal Genoa, il brasiliano Ibañez dall’Atalanta, il portoghese Rui Patricio dal Wolverhampton e lo statunitense Reynolds dall’FC Dallas sono operazioni non banali. Sufficienti per vincere il campionato? Non crediamo, anche perché Spinazzola sarà fuori a lungo.

 

Il Napoli ha cambiato la guida tecnica ed ha ceduto Hysaj: per il resto non vi sono stati cambi di rilievo. Una squadra che schiera Insigne, Osimhen e Lozano in attacco, supportati da tre giocatori come Bakayoko, Zielinski e Ruiz non è comunque da tenere alla leggera, sempre che non vengano effettuate cessioni importanti prima della fine del mercato.

 

L’Atalanta è come la fenice: muore ma si rigenera ogni anno. In questa stagione ha un Gomez ed un Romero in meno, tra gli altri. E rimpiazzi di livello ma non ancora al top come Demiral o Musso. Riuscirà Gasperini ad integrarli al meglio? Crediamo di sì, ma per lo scudetto servirà un’impresa.

 

Chiudiamo infine con il Milan, squadra che a nostro avviso ha più possibilità rispetto alle altre di contendersi lo scudetto. Il Milan ha perso Donnarumma, rimpiazzandolo discretamente con Maignan. Anche Calhanoglu è partito direzione Inter. Sarà però presente da inizio stagione Tomori, decisivo nello scorso finale di stagione, e il periodo di riposo estivo farà bene ad una rosa stremata lo scorso anno dalle molte partite.

 

La Serie A di quest’anno è dunque alle porte e nessuna compagine ha la vittoria in mano. Chi prevarrà? Non vediamo l’ora di scoprirlo.