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Dietro di lui il tedesco Sebastian Vettel su Ferrari e l’olandese Max Verstappen su Red Bull. Ritiro per Kimi Raikkonen
È fatta. Si è finalmente concluso questo mondiale 2018, che con i suoi alti e bassi e con le sue avvincenti battaglie (come nel caso dei gran premi di Inghilterra e Stati Uniti) ci ha tenuti incollati alla TV per 9 mesi. Finisce con un GP di Abu Dhabi non troppo movimentato, eccezion fatta per lo spaventoso incidente di Nico Hulkenberg al primo giro, la cui Renault si è ribaltata finendo contro le barriere a seguito di un contatto con la Hass di Romain Grosjean; il pilota tedesco è comunque uscito illeso dalla sua vettura con l’aiuto dei commissari.
Protagonista della notte araba è sicuramente un concentrato e solido Lewis Hamilton che, a bordo della sua Mercedes W09, porta a casa l’ennesima vittoria partito dalla pole position, dopo una gara abbastanza serena se non per gli ultimi giri, in cui Sebastian Vettel con la sua Ferrari SF71-H ha tentato di raggiungerlo, senza riuscirci. Disastro invece per Kimi Raikkonen, che si ritira al settimo giro per un problema elettrico, nella sua ultima gara con il team italiano. Dispiace anche per Charles Leclerc, che a causa di un errore di strategia, dopo essere arrivato in quarta posizione a bordo della sua Alfa Sauber, finisce nelle retrovie senza riuscire ad andare oltre il dodicesimo posto fino a metà gara; successivamente si riprende e riesce a chiudere settimo, penultimo a pieni giri. Brutta gara anche per Valtteri Bottas, che nelle ultime fasi della stessa comunica alla squadra di avvertire nella sua Mercedes dei problemi ai freni; chiude quinto, dietro le Red Bull motorizzate Renault di Max Verstappen e Daniel Riccardo.
Ad attirare l’attenzione del pubblico però, dopo l’esposizione della bandiera a scacchi, è Fernando Alonso (McLaren), che dopo aver tagliato il traguardo in undicesima posizione viene accompagnato in parata da Hamilton e Vettel come celebrazione alla sua carriera in F1, che volge al termine dopo 17 anni e due titoli con la Renault (2005, 2006). I tre giungono sul rettilineo principale ed eseguono per gli spettatori le famose “donuts”, ovvero le cosiddette “ciambelle”.
Si conclude così il campionato che ha visto Hamilton vincere il suo quinto titolo, eguagliando dunque il record di Juan Manuel Fangio (battuto solo da Michael Schumacher). Questa fine lascia sicuramente l’amaro in bocca ai ferraristi, dopo un inizio di stagione decisamente promettente. Resta però la speranza per il 2019 che, si sa, nel cuore dei Tifosi è sempre l’ultima a morire.
Giulia Fichera
Classe IV Sez. B. – Liceo Classico “Michele Amari” di Giarre (CT)