Prima fila tutta Mercedes in Spagna, con Lewis Hamilton e Valtteri Bottas a guidare il gruppo. Subito dietro le Ferrari di Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen, neutralizzate in classifica dalla strepitosa pole position dell’inglese campione del mondo in carica.
Strategia chiara quella delle Scuderie: partire con gomma soft, per poi montare le super soft, preferibilmente con una sola sosta. Strategia adottata da tutti i top team, a cui va aggiunta una sorprendente Haas, motorizzata Ferrari.
Probabilità di pioggia alta al via (80%), con la pista poco gommata per la pioggia caduta nella notte. Al via, partenza ottima di Vettel, bravo subito a insidiare Bottas e a superarlo all’esterno. Una partenza, però, dove la Safety Car è subito protagonista: Romain Grosjean cerca di tenere in pista la sua Haas pericolosamente, causando un brutto incidente con la Renault di Nico Hulkenberg e la Toro Rosso di Pierre Gasly.
La gara riprende al giro 6; Hamilton comincia a mettere di fila una serie di giri veloci che permettono di aumentare il suo vantaggio a quasi 8 secondi da Vettel. Il pilota della “Rossa” è il primo a fermarsi, al diciottesimo giro: via la gomma soft, dentro la media, in 2.5 secondi. Bottas passa secondo, si ferma al ventesimo, monta le medie, ma non riesce a stare davanti al tedesco della Ferrari, bravo a superare la Haas di Kevin Magnussen proprio nel momento in cui il finlandese esce dalla pit lane.
Il leader del mondiale, Hamilton, si ferma al venticinquesimo giro, monta le medie, e rientra alle spalle di Max Verstappen. Un giro dopo, primo colpo di scena della gara: Raikkonen è costretto al ritiro per una perdita di potenza consistente.
Le due Red Bull di Daniel Ricciardo e Verstappen si fermano, rispettivamente, al giro 34 e 35, montando gomme a mescola media e rientrando in quarta e quinta posizione.
Al giro 41, torna protagonista la Safety Car, stavolta solo in modalità virtuale, per il ritiro della Force India di Esteban Ocon (primo ritiro in carriera a causa di un problema tecnico). Ne approfitta Vettel che rientra ai box, monta ancora mescola media, ma perde due posizioni ai danni di Bottas e Verstappen, a causa degli oltre 5 secondi di tempo per effettuare il cambio gomme.
Altro ritiro al giro 48: questa volta tocca alla McLaren di Stoffel Vandoorne, anche lui per problemi meccanici. Lewis Hamilton gestisce fino alla fine e va a vincere incontrastato una gara dominata dall’inizio alla fine. Gran feeling con la sua Mercedes e un bilanciamento praticamente perfetto, nonostante le tante polemiche attorno alla scuderia tedesca sulla questione gomme. Primo podio stagionale senza Ferrari, chiamata a reagire già dalla prossima gara a Monaco.
L’inglese rimane primo in testa al mondiale e, grazie al secondo posto di Bottas, anche la Mercedes passa in testa alla classifica costruttori.
ECCO L’ORDINE D’ARRIVO DEL GRAN PREMIO DI SPAGNA:
1 | LEWIS HAMILTON | Mercedes | |
2 | VALTTERI BOTTAS | Mercedes | |
3 | MAX VERSTAPPEN | Red Bull | |
4 | SEBASTIAN VETTEL | Ferrari | |
5 | DANIEL RICCIARDO | Red Bull | |
6 | KEVIN MAGNUSSEN | Haas | |
7 | CARLOS SAINZ | Renault | |
8 | FERNANDO ALONSO | McLaren | |
9 | CHARLES LECLERC | Alfa Romeo Sauber | |
10 | SERGIO PEREZ | Force India | |
11 | LANCE STROLL | Williams | |
12 | MARCUS ERICSSON | Alfa Romeo Sauber | |
13 | BRANDON HARTLEY | Toro Rosso | |
14 | SERGEJ SIROTKIN | Williams | |
15 | STOFFEL VANDOORNE | McLaren | Ritirato |
16 | ESTEBAN OCON | Force India | Ritirato |
17 | KIMI RAIKKONEN | Ferrari | Ritirato |
18 | NICO HULKENBERG | Renault | Ritirato |
19 | PIERRE GASLY | Toro Rosso | Ritirato |
20 | ROMAIN GROSJEAN | Haas | Ritirato |
Giro veloce: 1:18.441 – Daniel Ricciardo (Red Bull)