Dopo le prime tre gare sotto le aspettative, adesso non si può più sbagliare. Il diktat da Maranello è chiaro: la Ferrari deve rialzarsi e duellare alla pari con Mercedes che, fino a questo momento, per diversi fattori, ha dominato in lungo e in largo.
Due vittorie per il campione del mondo in carica, Lewis Hamilton, in Bahrain e in Cina, una per il compagno di squadra, Valtteri Bottas, in Australia. Domenica, intanto, dopo la pausa, si torna a fare sul serio. La gara di Baku, in Azerbaijan, dove nella passata stagione la Rossa sfiorò soltanto la vittoria, è già un crocevia fondamentale.
Il Gran Premio si è disputato per la prima volta nel 2016. L’albo d’oro parla chiaro: due vittorie per Mercedes (Nico Rosberg il primo anno, Hamilton la passata stagione) e una per Red Bull, siglata nel 2017 da Daniel Ricciardo, oggi in Renault.
Secondo, in termini di lunghezza, dopo lo storico Spa-Francorchamps (Belgio), la pista azera alterna zone ad alta velocità di percorrenza, sia sul dritto, sia in curva, a zone molto più lente, in cui il rischio di incidenti e imbottigliamenti si alza inesorabilmente. Quest’ultimo è il caso della parte di pista che attraversa la città vecchia, in cui si fa a gara con la precisione.
Come lo scorso anno, la scelta dei team è orientata verso il “morbido”. Pirelli, fornitore unico per la Formula 1, ha messo a disposizione le mescole Hard (banda bianca), Media (banda gialla) e Soft (banda rossa).
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— Pirelli Motorsport (@pirellisport) 16 aprile 2019
Ferrari e Mercedes bilanciano le scelte, mentre tutti gli altri puntano forte sulle gomme morbide (Renault, Racing Point e McLaren con 20 set ciascuno). La scelta “soft” è giustificata dal poco grip in molte zone della pista, dalla ricerca della stabilità in frenata dopo violente accelerazioni e della trazione in uscita di curva. In gara, infatti, difficilmente si vedrà la Hard, alla quale verrà certamente preferita la Media.
La Formula 1, dunque, entra nel vivo. A Baku, i tifosi della Ferrari si aspettano delle risposte positive. Il rischio che Mercedes fugga via in tutte le classifiche è già concreto. In Azerbaijan, però, le caratteristiche della Rossa possono essere premiate, strategie e affidabilità permettendo.
Fonte foto: automoto.it (Immagine di repertorio)