Calcio, Champions League: una finale inglese, il percorso delle pretendenti e la vendetta di Klopp

Calcio, Champions League: una finale inglese, il percorso delle pretendenti e la vendetta di Klopp

Doveva essere l’anno della Juve e del Barcellona, l’anno della conferma spagnola e della rinascita italiana in Champions League. Tutti si aspettavano il trionfo della Vecchia Signora targata CR7 o dei blaugrana di Leo Messi. E invece, in finale si è confermato il Liverpool.

Non con la Juve, non con il Barça, non con il Real. Un’altra inglese ha effettuato un altro percorso, per certi versi anche in maniera più pazza. Il Tottenham di Pochettino, senza Harry Kane, ma con un cuore grande. Al Wanda Metropolitano si gioca Liverpool-Tottenham, il tutto dopo la finale di Europa League, anche quella targata totalmente Inghilterra (vinta dal Chelsea di Maurizio Sarri contro l’Arsenal). Ma prima di parlare del confronto decisivo, analizziamo il percorso dei due team.

I Reds guidati da Jürgen Klopp, c’è da dirlo, erano tra i favoriti, ma confermarsi in finale era difficile, vista pure la mole di eventi clamorosi che hanno caratterizzato la Champions di quest’anno. Il girone per il Liverpool non è stato dei più facili. Avversari come il PSG e il Napoli sono difficili da domare. E la squadra del Merseyside infatti rischierà fino alla fine.

Solo un miracolo del portiere Alisson permetterà ai Reds di passare agli ottavi, contro il Bayern Monaco. Risultato di quest’ultimi? Pareggio a reti inviolate a Anfield e un 1-3 leggendario all’Allianz Arena. I quarti contro il Porto sono formalità. Due reti a zero all’andata, 1-4 al ritorno. In semifinale c’è il Barça di un Leo Messi straordinario. I favoriti sono proprio gli spagnoli e il risultato della prima partita conferma i pronostici. Un netto 3-0 con doppietta della Pulce. Gli inglesi sembrano ormai alle corde, ma Jürgen Klopp e i suoi non sono tipi che mollano alle prime difficoltà, seppur apparentemente insormontabili. Il ritorno è un dominio puro di Salah e company. In 90 minuti ribaltato completamente il risultato dell’andata, 4-0 e finale conquistata.

E se questa cavalcata può sembrare già abbastanza epica, non si può immaginare la prossima. Il Tottenham di Pochettino, al contrario dei cugini del Merseyside, non parte con il favore dei pronostici. Per certi versi becca anche un girone più complesso rispetto al Liverpool. Inter e Barcellona sono le dirette concorrenti. E il cammino non inizia proprio per il meglio. Sconfitta a San Siro contro i neroazzurri con il gol all’ultimo secondo di Vecino. Eppure, piano piano, al ritorno contro l’Inter i londinesi operano il sorpasso in classifica del girone. Risultato confermato all’ultima giornata con la vittoria contro il PSV Eindhoven. Risultato dell’anno prima eguagliato (raggiungimento degli ottavi). Il Borussia Dortmund viene spazzato via da Harry Kane e compagni, 3-0/0-1 e gli Spurs volano ai quarti. Subito un derby, e che derby.

Il Manchester City di Guardiola è forse la peggiore avversaria, dopo la Juve e il Barcellona. Dopo la prima partita è tutto aperto con il Tottenham che si porta a casa un primo 1-0. Il ritorno è, probabilmente, la partita più bella della competizione, 4-3, un botta e risposta continuo. In virtù dei gol fuori casa, il City deve vincere con uno scarto di due. Il 4-3 per gli uomini di Guardiola, favorevole a quelli di Pochettino, dura fino al 94′. Sterling mette dentro il gol del 5-3 e stacca il pass per i quarti. No, non per il VAR. La tecnologia elimina il City, fuorigioco.

Con tanta fortuna, ma anche tenacia, passano gli Spurs. La semifinale, inaspettatamente è contro il sorprendente Ajax, mattatore di Real prima e Juve poi. Gli stessi media danno per favoriti gli olandesi che vincono per 0-1 l’andata. All’Amsterdam Arena ci sono tutti i presupposti per veder passare i padroni di casa, soprattutto dopo il primo tempo dominato dagli uomini di Erik ten Hag (2-0). Nella ripresa però, senza Harry Kane infortunato contro il City all’andata, Lucas si mette in proprio e rimonta. All’ultimo secondo, l’ex PSG mette dentro la rete del 2-3 e della tripletta personale. È l’esplosione della panchina londinese, dei tifosi inglesi. Il baratro per la più grande sorpresa della competizione, l’Ajax. E quindi finale all’inglese, Klopp per vendicare tutte le delusioni nelle finali europee e Pochettino per entrare nella storia.

Una finale storica, vinta dalla compagine favorita, il Liverpool. In gol Salah su rigore e Origi nel finale. Due a zero, la vendetta di Klopp dopo le tre finali europee perse di fila, delle quali due con i Reds. È la vittoria di un fuoriclasse, Momo Salah. È la vittoria dei tifosi. Il Liverpool è la squadra più forte d’Europa. Onore al Tottenham, onore a Pochettino. Nella storia rimangono i vincitori, ma è pure vero che loro sono stati anche degli eroi. Sarà banale dirlo però, hanno perso a testa alta. Thank you guys.

Immagine di repertorio