Sanremo 2020, il Festival delle donne, degli imprevisti e… dei meme sui social. Top o flop? Il pubblico si divide

Si è conclusa la 70esima edizione del Festival di Sanremo, che ha visto il successo di Diodato con “Fai Rumore”.

Non era iniziata sotto i migliori auspici, viste le polemiche iniziate già diverse settimana prima dell’inizio della manifestazione canora: accuse di sessismo per un “passo indietro” forse interpretato in maniera esagerata, politicizzazioni della musica e degli artisti ormai diventate di routine, boicottaggi annunciati (mai davvero realizzati)…

Nonostante tutto, il Festival è riuscito a far parlare di sé e, per giorni, milioni di italiani hanno tenuto gli occhi fissi sullo schermo in attesa del gran finale. Chi ha scelto di non perdere il tradizionale show dedicato alla musica italiana con ogni probabilità non è rimasto deluso: dagli ospiti speciali (dal comico Roberto Benigni al giovane Paolo Palumbo, che ha lanciato un messaggio di speranza per tutti i malati di SLA) alle performance canore di Tiziano Ferro ai divertenti scambi di battute tra il conduttore Amadeus e l’amico Rosario Fiorello, dai monologhi ai colpi di scena inaspettati (primi tra tutti le mise stravaganti ma straordinariamente creative di Achille Lauro e la finale a 23 dopo l’esclusione di Bugo e Morgan), Sanremo 2020 ha avuto i suoi momenti da ricordare nonostante le piccole “imperfezioni” e gli imprevisti dell’ultimo momento.

Fil rouge dell’intera edizione è stata la presenza costante delle donne sul palco: un Sanremo così “femminile” probabilmente non si era mai visto. Ben 10 le co-conduttrici che hanno calcato il palco dell’Ariston: Diletta Leotta, Rula Jebreal, Emma D’Aquino, Laura Chimenti, Sabrina Salerno, Georgina Rodriguez, Alketa Vejsiu, Antonella Clerici, Francesca Sofia Novello e Mara Venier. A loro si sono aggiunte anche diverse ospiti, come Gessica Notaro e il coro di artiste che hanno dato vita al concerto “Una. Nessuna. Centomila” contro la violenza sulle donne. Non si è trattato certo di “manichini” posti accanto al conduttore per mantenere il pubblico maschile attento e quello femminile pronto ai giudizi estetici, ma di donne con una storia e tanto da dire.

Lo hanno dimostrato i discorsi eccellenti prodotti nel corso delle 5 serate del Festival. Si va dal monologo più chiacchierato della giornalista siciliana Diletta Leotta sul vero significato e sull’importanza della bellezza fino a quelli della giornalista palestinese naturalizzata italiana Rula Jebreal, che con poche parole è riuscita a lasciare a bocca aperta perfino chi aveva avuto da ridire sulla sua partecipazione, e di Emma D’Aquino sulla libertà di stampa.

Lasciateci essere ciò che vogliamo essere: con queste parole pronunciate tra le lacrime, Rula Jebreal ha lanciato un appello all’Italia e ha commosso l’Italia, raccontando una storia di donne stuprate e private della loro dignità, di un mondo femminile che vuole solo potersi esprimere senza dover tollerare i pregiudizi della gente o gli ostacoli legati al loro sesso. “Vogliamo essere note, silenzi, rumori, libere nel tempo e nello spazio. Vogliamo essere questo: musica”.

Se i momenti dedicati, da uomini quanto da donne, al mondo femminile sono stati tanti, altrettanti sono stati quelli riservati ai commenti sui social. Milioni di italiani, infatti, hanno espresso la propria opinione pubblicamente su ogni singolo dettaglio del Festival: dalla musica agli abiti, dalle parole fraintese ai risvolti inattesi. La 70esima edizione verrà ricordata anche per i “meme” realizzati in tempi record: da quello che riproduce l’acuto di Gigi D’Alessio a quelli che fanno le associazioni più disparate tra gli abiti e quelli dedicati al maestro Beppe Vessicchio, da sempre nel cuore del pubblico, che quest’anno gli ha riservato perfino una standing ovation.

Il Festival è stato un successo? È possibile parlare di un evento ben riuscito nonostante i pronostici? Le opinioni in merito, come ogni anno, sono contrastanti, questa volta forse ancor più che negli scorsi anni, probabilmente per i dibattiti accesi avviati già dalla prima conferenza stampa, che hanno alimentato pregiudizi e giudizi vari.

A prescindere dall’indice di gradimento e dalle “lotte” sin troppo aspre tra i fan su Internet e nella vita “reale”, però, è possibile dire che, come sempre, Sanremo è riuscito a essere il centro dell’attenzione in Italia (e non solo) e a garantire uno spettacolo che difficilmente passerà inosservato nella storia della manifestazione.

Fonte immagine: Facebook – Festival di Sanremo