L’horror e il macabro “venduti” ai bambini: il lato oscuro dei film d’animazione a tema Halloween

L’horror e il macabro “venduti” ai bambini: il lato oscuro dei film d’animazione a tema Halloween

Che se ne parli più o meno bene, quella di Halloween resta una festa che da sempre è stata “ben venduta” a tutti i bambini e alle loro famiglie.

Negli anni, infatti, sono stati sviluppati modi diversi di proporre la festa ai giovanissimi, principalmente adattando alle loro piccole età alcune storie del genere horror.

Da piccoli brividi a Frankenstein (anche se rivisitato), i più giovani hanno imparato ad apprezzare il “macabro” nonostante la loro ingenuità, ovviamente non cogliendo a pieno il reale significato che gli autori dei film e dei libri di questo tipo intendevano quando hanno ideato, prodotto e pubblicizzato le opere.

Celeberrimi i titoli dei film di Tim Burton (per esempio), tramandati poi di Halloween in Halloween tra i più giovani, che hanno dunque familiarizzato con le storie, anche se principalmente grazie alle colonne sonore che le rappresentano.

Sono infatti ormai pluripremiate le musiche che hanno accompagnato e alleggerito le trame importanti delle opere a tema Halloween, e che hanno reso memorabili le scene a cui facevano da sottofondo: ne “La sposa cadavere”, per esempio, il duetto al pianoforte tra i due protagonisti.

Fuori da ogni associazione che prevede il connubio “Halloween = Satana”, è comunque particolare pensare che almeno per una o due settimane all’anno (se non di più), alcuni tra i piccolissimi e i più “grandicelli” assistono a storie che hanno per protagonisti cadaveri e demoni, luoghi infestati (“Monster House”), omicidi e tanto altro.

Certamente i suddetti film nascono appositamente per un pubblico più “debole”, ma che davvero comprende poco quel che si ritrova davanti agli occhi: ne è esempio un film d’animazione (di cui non è il caso specificare il nome) all’interno del quale saranno almeno una cinquantina i modi in cui i personaggi della storia si tolgono la vita sotto vivissimo consiglio dei protagonisti, che lucrano giornalmente sulla morte dei loro “clienti”.

Differente, infatti, il classico personaggio della strega malefica o della maga cattiva (in un film Disney o simile), per la quale nessuno mai “tifa” all’interno di una storia in cui – irrimediabilmente – quest’ultima verrà uccisa dal principe azzurro di turno. Certi film d’animazione, dunque, pare portino i bambini a simpatizzare per i “sempre cattivi”, gli emarginati dalle favole a lieto fine, quelli che all’interno di una storia spesso ci si aspetta che spariscano.

È risaputo che molti film d’animazione di stampo horror hanno “scioccato” alcuni bambini durante la visione, come per esempio il classico “Coraline e la porta magica”, ricordato da tutti proprio come il più spaventoso grazie al macabro e all’inquietante che lo caratterizzano, questo in primis a causa della mancanza di particolari attenzioni alle caratteristiche musiche dai toni allegri che “alleggeriscono” questo tipo di opere e dunque distraggono i piccoli dalla realtà che passa sotto i loro occhi, sconvolgente anche per i più grandi. Tipica differenza con l’ultimo titolo citato – per rimarcare il concetto – è il classico “La famiglia Addams”, in cui (specialmente nel secondo film) la violenza sembra essere a dir poco gratuita, ma nessuno sembrerebbe accorgersene poiché impegnato a ricordare il motivetto accompagnato dallo schiocco di dita che ne è diventato simbolo.

Non resta dunque che porgersi alcune domande riguardo al caso degli horror palesati sotto gli occhi dei bambini, ma caratterizzati da latenti, macabri significati:

  • horror del genere fanno ancora paura? Se no, è perché ormai la televisione ha desensibilizzato i più giovani?
  • dovrebbe essere il caso di vietare certi film ai più piccoli?

Un ultimo quesito sembra essere quello più semplice, poiché nasce dalla teoria che queste siano tutte solo paranoie e che magari la visione di film dallo stampo horror serva solo ad annullare la paura in molti giovani, a sminuire la terrificante idea che da sempre la società impone su fantasmi, demoni e altre creature del soprannaturale.

O ancora più semplicemente – in una vera e propria scomposizione ai minimi termini – tutti i film d’animazione a tema Halloween non sono che semplici film per bambini, con personaggi stereotipati ed esagerati che strappano un sorriso (anche se non sempre) in un periodo dell’anno in cui di scheletri e fantasmi se ne vedono a bizzeffe.

Immagine di repertorio