DOV’E’ BUGO?

DOV’E’ BUGO?

QUESTO ARTICOLO FA PARTE DEL CONCORSO DIVENTA GIORNALISTA, RISERVATO AGLI STUDENTI DELLE SCUOLE SUPERIORI DELLA PROVINCIA DI CATANIA.

Già da un mese in Italia ci si interroga su un quesito di “fondamentale importanza” e non sto parlando del Coronavirus, ma della ricerca di Bugo, ovvero: “Dov’è Bugo?”.

C’è chi crede di avere già trovato una risposta a questa domanda e chi, invece, incuriosito, continua la sua ricerca.

Tutti abbiamo visto cosa è accaduto quella sera del 7 Febbraio sul palco dell’Ariston fra Morgan e Bugo. Il primo cambia il testo della canzone insultando l’amico e collega Bugo che, frustrato, lascia il palco.

A questo punto una domanda nasce spontanea: “Cosa avrei fatto io al posto di Bugo?”.

Sarei andato via o gliene avrei dette quattro?

Questo episodio rappresenta, a mio avviso, una grande metafora che racchiude in sé vari spunti di riflessione e paradigmi ermeneutici.

Bugo simboleggerebbe, infatti, quella parte della società che risulta completamente oppressa dalle “brutte intenzioni e dalla maleducazione” dei più potenti che costantemente sfruttano la loro posizione di supremazia ai danni del popolo.

Bugo, a mio avviso, risulta essere un grande esempio di autocontrollo e moderazione, che con la tranquillità necessaria affronta le vicissitudini e gli ostacoli, conquistando le simpatie del pubblico che, tuttavia, si divide.

Qualcuno si schiera per il noto Morgan e per la sua geniale follia, mentre altri prendono le difese di Bugo, il quale, comunque, ne ha ricavato un indubbio vantaggio, in quanto è stato immediatamente investito dalle regole dello spettacolo: “bene o male purché se ne parli”.

Pertanto, ricorre anche in questo duo il contrasto tra luce e tenebre, tra bene e male e, favolisticamente parlando, tra la bella e la bestia. E se Morgan per qualcuno rappresenta la bestia, chissà se anche questa storia avrà un lieto fine.

Io me lo auguro, perché in fin dei conti, non è così facile distruggere una vera amicizia.

Forse, un giorno, quel palco potrebbe riunirli, proprio come Al Bano e Romina o i Ricchi e Poveri.

Anche se, in questo momento, la riappacificazione fra i due appare ancora molto lontana, sia sul piano professionale che personale.

Bugo afferma, infatti, di aver ricevuto, pochi giorni dopo l’accaduto, un messaggio, a cui non ha risposto, da parte di Morgan che sostiene di avere contribuito alla “nascita” e alla fama del collega.

Questa lite, forse dovuta all’eccessiva sete di successo, dovrà pure svanire, consapevoli che nella vita conta ben altro, perché come afferma la canzone stessa: “Non lamentarti che c’è sempre peggio”.

Io tifo per loro, per la musica e per l’amicizia!

Bugo è stato così condotto al centro di un grande successo mediatico, come confermano i social e come confermo io stesso che sto qui a parlare di lui.

Francesco Cavallaro 2A – Liceo Classico “Nicola Spedalieri” – Catania