Coronavirus, chiese aperte a Pasqua sì o no? Fiorello contro Salvini: “Puoi pregare anche a casa”

Coronavirus, chiese aperte a Pasqua sì o no? Fiorello contro Salvini: “Puoi pregare anche a casa”

Secondo l’ordinanza governativa, che impone misure restrittive per il contenimento dell’emergenza Coronavirus, tutti i luoghi principali di aggregazione (teatri, scuole, palestre, chiese, cinema…) devono sospendere le loro attività per arginare il pericolo di contagio, dato che il virus si diffonde molto velocemente. È acceso, però, il dibattito che vede un quesito al centro della polemica: le chiese, chiuse durante la quarantena, possono stare aperte almeno a Pasqua per permettere ai fedeli di pregare?

Matteo Salvini aveva preso posizione dicendo che la scienza non bastava per contrastare il virus. Il “mostro“, a detta sua, va sconfitto anche pregando Dio. A suo avviso, quindi, le chiese devono stare aperte in occasione della celebrazione della domenica di Pasqua.

Subito, contro di lui, il sindaco di Milano Beppe Sala che, su Facebook ha dichiarato: “In questi momenti credo che la fede possa e deve essere un fatto personale e privato“.

A fargli eco è poi Fiorello che, su Twitter, ha deciso di rivolgersi al popolo del web per mostrare il suo personale parere: “Secondo me, riaprire le chiese a Pasqua potrebbe essere un errore. Non si tratta di negare il diritto di culto, ma credo che Dio non credo che accetti le preghiere solo da chi esce di casa e va in chiesa”.

Poi aggiunge: “Se io sono credente e voglio pregare, posso farlo a casa, anche in cucina davanti un crocifisso. Non è la stessa cosa? Puoi pregare anche in bagno, cucina, salotto, dove vuoi. Non c’è bisogno che tu ti metta elegante, vada in chiesa perché è Pasqua. Ma stiamo scherzando? Il prete come fa in chiesa? Fa la messa un fedele alla volta?“.

Sicuramente è una situazione complicata da gestire e da vivere, ma occorre rimanere lucidi e fare le opportune valutazioni razionali, senza che altri fattori prendano il sopravvento.