QUESTO ARTICOLO FA PARTE DEL CONCORSO DIVENTA GIORNALISTA, RISERVATO AGLI STUDENTI DELLE SCUOLE SUPERIORI DELLA PROVINCIA DI CATANIA.
Sono stati momenti di acceso dibattito quelli avvenuti nella giornata di ieri al Liceo N. Spedalieri di Catania, dove gli alunni si sono dichiarati in occupazione.
Un gesto forte, strettamente legato ai moti sempre più decisi degli studenti e delle studentesse di tutta Italia, che hanno deciso di fare sentire la propria voce contro un sistema scolastico nazionale sempre più obsoleto e “alienante”, così definito nel lungo documento pubblicato dagli artefici del gesto.
“Alla luce di un sistema educativo da noi ritenuto insoddisfacente, carente, e alienante che non solo mina la sicurezza dello studente ma anche il suo senso critico, la Scuola non risulta essere a misura della persona in quanto individuo bensì considera lo studente mero oggetto di valutazioni e profitto. Dunque, abbiamo deciso di attuare questa forma di protesta e impiegare questo tempo per dimostrare com’è la Scuola che desideriamo ed esigiamo, una Scuola sicura da ogni punto di vista”, quanto si apprende.
I motivi, sempre da loro elencati, partono dalle carenze provinciali e regionali per espandersi sul piano nazionale, in un’invettiva contro il nuovo governo Meloni che starebbe secondo loro favorendo l’involuzione di una scuola già classista e scadente.
Esame di maturità, diminuzione dei fondi dedicati all’istruzione – passati dal 4,6% del PIL nel 2009 al 3,4% nel 2021 -, pcto, problemi strutturali e tanto altro: sono queste le problematiche evidenziate nel comunicato.
“Il Ministero dell’Istruzione deve essere tenuto a fornire parità di mezzi, indipendentemente dal contesto sociale ed economico di provenienza degli studenti, e riconoscere il merito, non istituirlo.
Il nome di un’Istituzione, per definizione responsabile dell’Istruzione e non dell’educazione – che troviamo debba essere oggi il fulcro della scuola – d’ora in poi si renderà ipocritamente garante del “fantomatico merito” […] Il merito non esisterà mai finché non avremo realmente tutti e tutte le stesse opportunità di istruzione e relative possibilità di apprendimento. Il concetto di merito, così come inteso dal Governo, rischia di rendersi complice di una Scuola ipocrita e classista, in cui non crediamo e che, di certo, non ci appartiene”: questa una delle note finali, che urla il dissenso di una società ormai con nuove necessità, non sufficientemente colmate dai recenti Governi italiani.
L’istruzione dovrebbe renderci liberi, ma ci da veramente gli strumenti? Questa è la domanda che tutti gli studenti italiani si pongono e questa è la risposta degli studenti dello Spedalieri: non abbastanza.
Autore: Mario Riolo, VB Liceo N. Spedalieri, C