La salute mentale nell’era digitale

La salute mentale nell’era digitale

QUESTO ARTICOLO FA PARTE DEL CONCORSO DIVENTA GIORNALISTA, RISERVATO AGLI STUDENTI DELLE SCUOLE SUPERIORI DELLA PROVINCIA DI CATANIA.

Come possono i nostri dispositivi elettronici influire sulle nostre capacità cognitive e sociali?

È questa la domanda che spesso rivolgiamo a noi stessi nel tentativo di trovare delle risposte convincenti e concrete. 

 

Il benessere psicologico è un argomento che l’uomo ha sempre cercato di esplorare tramite la filosofia, la religione e la medicina ,ma che ancora non è riuscito a spiegare. Fu Aristotele uno dei primi a considerare la filosofia come una vera e propria scienza: nel decimo libro dell’Etica Nicomachea, afferma che la felicità può trovarsi nell’ammirazione e nell’esercizio dello studio.Tale asserzione potrebbe essere credibile, tuttavia ci sono vari fattori che possono compromettere il nostro benessere fisico e psicologico come la povertà e la mancanza di interazioni umane. Purtroppo, quest’ultima è una delle maggiori cause di malessere nella nostra generazione, ovvero la Gen Z. L’utilizzo dei social però, può influire in modo significativo sui nostri rapporti sociali, in quanto può mettere a repentaglio la nostra autostima, incidendo sul modo in cui vediamo il nostro corpo e influendo così nei nostri rapporti sociali. Uno studio fatto dall’Ocse chiamato Young People’s Mental Health in the Digital Age – Shaping the Future dimostra che l’eccessivo uso dei dispositivi elettronici potrebbe portare a differenti conseguenze psicologiche e sociali. In 28 Paesi europei, il 10% dei ragazzi e il 14% delle ragazze dagli 11 ai 14 anni trascorrono in media circa 29 ore settimanali su internet e molti di questi hanno affermato di “sentirsi a disagio” quando non possono usare i propri dispositivi elettronici. Inoltre,più del 50% dei quindicenni non ha molta consapevolezza della quantità di tempo che trascorre sui dispositivi elettronici. Un uso sconsiderato dei propri dispositivi elettronici potrebbe comportare una perdita della cognizione del tempo con il pericolo di sviluppare un fenomeno chiamato FOMO (Fear Of Missing Out). Si determinerebbe allora, una fobia: la paura di “non stare al passo” e di non essere accettati dai propri coetanei.  L’utilizzo di internet potrebbe non rappresentare un fenomeno negativo, se usato nel modo corretto, apportando anche vari benefici. Non dobbiamo  infatti trascurare un dato di fatto innegabile:tramite internet ci si può mettere in contatto con i propri amici, si possono imparare nozioni nuove, si possono esprimere la propria creatività e le proprie opinioni, confrontandosi con altre persone e sviluppando al meglio la propria intelligenza emotiva. In definitiva allora, nell’era digitale è  fondamentale prestare attenzione al proprio benessere psicologico senza però  dimenticare di utilizzare internet con una consapevolezza sempre maggiore per proteggere noi stessi e gli altri da quei rischi che, un uso improprio di esso, potrebbe inevitabilmente comportare. 

 

Corallo Ilary 2^A – Liceo Classico “M. Rapisardi” – Paterno (CT)

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