DISPERSIONE E CRIMINALITÀ: MINORI A RISCHIO IN SICILIA

DISPERSIONE E CRIMINALITÀ: MINORI A RISCHIO IN SICILIA

QUESTO ARTICOLO FA PARTE DEL CONCORSO DIVENTA GIORNALISTA, RISERVATO AGLI STUDENTI DELLE SCUOLE SUPERIORI DELLA PROVINCIA DI CATANIA.

Molti esperti si sono messi a confronto su due argomentazioni che caratterizzano la Sicilia in questi ultimi anni: la dispersione e la criminalità minorile. Nello scorso mese di Giugno, in un’aula del Dipartimento di Scienze della Formazione a Catania, è stato presentato un importante documento, frutto di diversi mesi di indagini, intitolato “Inchiesta sulla condizione minorile in Sicilia”. Ad analizzare le due tematiche trattate sono state due figure esperte nell’ambito sociale e giudiziario: Claudio Fava, ex membro del Parlamento Europeo e Roberto Di Bella, presidente del Tribunale dei minori. Il giudice Di Bella, a scopo di tutelare i minori garantendo loro di allontanarsi dagli ambienti dell’Ndrangheta, pubblicò nel 2019 il libro “Liberi di scegliere”. Nello scorso mese di Aprile è stato promosso un osservatorio metropolitano per i minori a rischio nel quale il magistrato ha affermato che disattendere l’obbligo di mandare i propri figli a scuola può causare la revoca del reddito di cittadinanza. L’ex parlamentare Fava ha spiegato che la dispersione scolastica non è una causa, bensì una conseguenza del distacco tra i quartieri più periferici e il resto della città. Sulla questione dispersione scolastica si è espresso pure il presidente del Tribunale per i minori di Palermo dichiarando che bisogna collaborare con gli istituti scolastici e bisogna renderli attrattivi sia dal punto di vista strutturale sia dal punto di vista didattico. Il periodo post pandemia ha accresciuto il fenomeno della criminalità minorile soprattutto in Sicilia infatti Lockdown ha lasciato dei segni psicologicamente e moralmente lesivi in coloro che hanno vissuto l’adolescenza negli anni del COVID. Dunque è alto il numero dei ragazzini che si “arruolano” in dei clan, aumentando il tasso di criminalità minorile ad esempio a Palermo la dispersione scolastica è arrivata al 27%; negli ultimi anni sono stati circa un centinaio i minori affidati a degli assistenti sociali per aver commesso reati di criminalità. Durante la conferenza il magistrato Di Bella ha sottolineato più volte anche la scarsa presenza di assistenti sociali in relazione agli abitanti del territorio regionale. Si è discusso molto anche sulle periferie, ritenute luoghi di segregazione civile, sociale e culturale, pertanto una situazione tragica e crudele che macchia il futuro di molti adolescenti.

Barbagallo Salvatore – G. Verga Adrano 4A