Decreto scuola: due scenari previsti, 18 maggio data spartiacque – I DETTAGLI

Decreto scuola: due scenari previsti, 18 maggio data spartiacque – I DETTAGLI

Il Consiglio dei ministri ha approvato il Decreto scuola, che chiarisce le misure per lo svolgimento e la conclusione dell’anno scolastico durante l’emergenza Covid-19.

Due scenari previsti: ripresa delle lezioni di presenza o, opzione più plausibile, che gli studenti per quest’anno non tornino più in classe.

Tutti gli alunni saranno ammessi all’anno successivo, anche quelli con insufficienze registrate nel primo quadrimestre, ma non ci sarà nessun “6 politico”: i ragazzi, infatti, saranno valutati con voti finali corrispondenti all’impegno dimostrato durante l’anno e nella didattica a distanza.

A fare da spartiacque la data del 18 maggio. Se entro quel giorno si facesse ritorno in classe, l’esame di maturità avrebbe le seguenti modalità: il 17 giugno appuntamento con il tema di italiano, una prova nazionale uguale per tutti; la seconda prova scritta, invece, sarà predisposta dalla singola commissione di esame affinché sia aderente alle attività didattiche svolte nel corso dell’anno scolastico.

Il decreto, inoltre, stabilisce che le commissioni d’esame siano composte dai professori interni e da un presidente esterno. A fine giugno sarà la volta della prova orale.

Tutti gli studenti saranno ammessi all’esame e per l’ottenimento del diploma sarà necessario raggiungere il consueto punteggio di 60 su 100.

Dal momento che, allo stato attuale, sembra utopico riprendere l’attività a scuola entro il 18 maggio per ragioni sanitarie, i maturandi salteranno entrambi gli esami scritti. La valutazione finale verrà, dunque, affidata a un esame orale.

Per quanto riguarda gli esami di terza media, nel caso in cui si rientrasse in classe, è prevista una versione semplificata, con l’eliminazione di una o più prove rimodulando le modalità di attribuzione del voto finale. Qualora, invece, l’emergenza continuasse, gli esami di terza media non saranno effettuati e gli studenti saranno valutati attraverso un loro elaborato scritto, una sorta di tesina.

Per gli alunni che hanno lacune formative, è prevista la possibilità dell’eventuale integrazione e recupero degli apprendimenti relativi all’anno scolastico 2019-2020 nel corso di quello successivo, dal 1° settembre 2020, quale attività didattica ordinaria.

Immagine di repertorio