Allarme scuola, difficoltà nella comprensione dei testi in italiano: situazione peggiore al Sud

Allarme scuola, difficoltà nella comprensione dei testi in italiano: situazione peggiore al Sud

Sin da piccoli ci insegnano che andare a scuola è importante per costruirci un futuro migliore. Con il passare degli anni i metodi di insegnamento sono cambiati, adeguandosi inevitabilmente alle esigenze della società, ma i risultati sembra che lascino a desiderare.

A dimostrarlo gli ultimi dati dei test Invalsi 2019 che hanno messo in luce un livello critico di apprendimento da parte di bambini e adolescenti. È emerso che per il 35% degli studenti italiani di terza media comprendere un testo in italiano è un problema.

Ciò che anche viene evidenziato è la continua differenza tra Nord e Sud sulle competenze degli studenti in italiano, matematica e inglese. Nel Mezzogiorno, infatti, l’istruzione resta un’emergenza.

L’italiano presenta delle difficoltà per il 50% degli alunni calabresi e per oltre il 40% di quelli campani, siciliani e sardi. In queste regioni la percentuale di allievi che in italiano non raggiunge i traguardi previsti per la terza media supera il 40%.

Ma la materia più ostica resta la matematica; in Calabria, Campania e Sicilia il 60% dei ragazzi non ha raggiunto le competenze minime richieste dai programmi. Invece, in Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e il Friuli Venezia Giulia tre studenti su quattro sono riusciti ad arrivare agli obiettivi prefissati.

È proprio la matematica che mette in risalto questo divario sin dalle elementari. Il quadro emerso a livello nazionale è già preoccupante, con il 40% degli allievi che non raggiunge gli obiettivi previsti dai programmi, ma risulta peggiore in Campania, Sicilia e Sardegna con una percentuale del 50% fino a giungere al 60% in Calabria.

Per quanto riguarda l’inglese, alla fine dell’ultimo anno di scuola superiore il 51,8% degli studenti raggiunge il B2, invece, il 10,6% non raggiunge il B1. Al solito, i numeri più bassi si registrano in Calabria, Sicilia e Sardegna dove il B2 viene raggiunto rispettivamente dal 31%, 34,8% e 34,1%. Mentre quelli che non arrivano neanche al B1 sono il 21,7%, 18,2% e 20%. Praticamente, stando agli standard europei, in Calabria e in Sicilia l’85% non lo comprende.

Dunque, è evidente che il sistema scolastico al Sud presenta molte più lacune rispetto all’Italia centrale e soprattutto settentrionale e aumentano anche gli alunni con status socio economico basso che non ottengono risultati idonei nelle prove.

A commentare questi dati il ministro dell’Istruzione, Marco Bussetti, che ha sottolineato l’importanza di questi test per avere una fotografia completa della situazione scolastica del nostro Paese e così analizzare eccellenze e criticità del sistema per mettere a punto azioni e soluzioni efficaci.

Infine, ha concluso che la valorizzazione del sistema nazionale di valutazione di studenti, scuole, docenti e dirigenti scolastici è una delle priorità strategiche, in quanto la scuola deve formare individui autonomi e liberi, cittadini responsabili e consapevoli.

Foto di repertorio