La stenosi della valvola aortica degenerativa dell’anziano

La stenosi della valvola aortica degenerativa dell’anziano

La valvola aortica è una struttura anatomica che separa il ventricolo sinistro dall’aorta e serve a far si che il sangue, una volta spremuto dal ventricolo e immesso in aorta, non refluisca e non ritorni indietro. È insomma un sistema di flusso unidirezionale, come una porta che si apre e si chiude, miliardi di volte nel corso della vita.

Proprio perché sottoposta a diversi stimoli meccanici, come qualsiasi struttura che funzioni incessantemente, è sottoposta ad usura e nel tempo si ammala stringendosi (stenosi aortica), oppure diventando incapace di chiudersi (insufficienza aortica).

Quello che infatti accade con l’aumento della durata della nostra vita è che la valvola, in alcuni casi si invecchi diventando molto calcifica, rigida e stretta.

Se normalmente una valvola aortica aperta è larga ben oltre 2 cmq, si può arrivare in casi estremi al di sotto di 1 cmq, con conseguente sintomatologia e rischio di morte.



La frequenza con cui la stenosi aortica dell’anziano, chiamata degenerativa, si presenta in maniera clinicamente evidente, è nelle nostre popolazioni molto elevata, superando il 4% e il 7% della popolazione totale oltre gli 80 e 85 anni rispettivamente.

I sintomi sono abbastanza chiari una volta che la valvola supera un certo limite, essi sono rappresentati dalla facile affaticabilitá, dall’affanno (dispnea), dal dolore al petto (angina) e, nei casi più avanzati, dalla sincope.

Una volta che i segni compaiono, è indispensabile intervenire perché altrimenti la mortalità è troppo alta e il decesso avviene nella quasi totalità dei casi entro pochi anni.
L’unica soluzione alla stenosi aortica è la sostituzione della valvola che può essere effettuata con la cardiochirurgia oppure, ed è questa la terapia innovativa, mini invasiva e a paziente sveglio, con catetere.

La sostituzione valvolare aortica con catetere viene effettuata attraverso la via arteriosa femorale, all’altezza dell’inguine ed il primo centro che in Italia ha effettuato tale tipo di intervento è quello della Cardiologia Universitaria dell’Ospedale Ferrarotto, nel 2007. Oggi nel mondo sono stati effettuati oltre 100.000 interventi con il catetere, dimostrandosi che tale tecnica è assolutamente efficace e duratura nel tempo tant’è che nella popolazione anziana ha quasi del tutto sostituito la cardiochirurgia con risultati sorprendenti in termini di mortalità bassa (sotto il 5% a 30 giorni) e di morbilità. Inoltre, nella metà circa dei casi, il paziente che cura la stenosi aortica con catetere viene dimesso entro tre giorni dall’intervento. In Sicilia esistono due centri che eseguono tale tipo di procedura, come detto, a Catania (ospedale Ferrarotto) e a Palermo (ospedale Civico).
È assolutamente da proscrivere la esecuzione di questa procedura in centri di emodinamica senza cardiochirurgia in sede.