Ritmi frenetici e poca qualità, sempre più spesso si mangia fuori casa: i rischi per la salute

Ritmi frenetici e poca qualità, sempre più spesso si mangia fuori casa: i rischi per la salute

Ormai si fa sempre tutto di fretta, tanto che la vita sembra essere diventata una gara. Il lavoro, la famiglia e i vari impegni spesso non consentono una tranquilla quotidianità. Questo stile così accelerato compromette le nostre attività, tra cui anche quelle fondamentali, come mangiare.

Che il nutrimento sia alla base di tutto è un fatto assodato e nonostante la consapevolezza di ciò, oggi tendiamo a non dargli la giusta importanza. Il cibo è la benzina che mette a moto il nostro corpo e senza non potremmo stare in piedi.

Lo stile di vita moderno, però, ci fa trascorrere anche intere giornate fuori che possono pregiudicare le abitudini salutari. Dunque, diminuiscono le tavole di casa imbandite e aumentano i pasti fuori che talvolta sono veloci ed economici.

È un fenomeno che sta spopolando tra gli italiani che non hanno più il tempo di organizzare i pasti e anche quando si è costretti a mangiare a lavoro a causa dei turni da seguire, si preferisce andare al ristorante piuttosto che preparare la sera prima qualche pietanza da poter portare in ufficio.

Non solo si dedica poco tempo alla preparazione, ma anche a stare seduti a tavola, che nasconde dietro di sé un fattore sociale. Condividere il pasto insieme ad altre persone è motivo di unione e occasione per parlare e conversare.

Un altro parametro che a volte viene a decadere in queste circostanze è la qualità del cibo consumato. Diventando un rito quotidiano, il pranzo si riduce spesso a un panino o una pizza, o al massimo un primo piatto, dal prezzo economico. Quindi, per non divenire un affare troppo dispendioso, si tende ad anteporre il costo alla qualità, che invece è importante per la nostra salute. A lungo andare il nostro corpo potrebbe risentire di queste scelte che al momento ci sembrano le più convenienti.

Mangiare sempre al ristorante, infatti, incrementerebbe il contenuto di grassi saturi e solidi e anche di zuccheri. I cibi sono spesso più calorici di quelli casalinghi e le porzioni possono essere più grandi e c’è, inoltre, l’inclinazione a non abbondare in frutta, verdura e cereali integrali. Questo comporterebbe il rischio di obesità e aumenterebbe le probabilità di malattie croniche. Tra i malesseri accusati vi è l’ipertensione che a subirlo sarebbero di più gli uomini che hanno un alto indice di massa corporea.

Mangiare, inoltre, non è il semplice atto di consumo giornaliero di cibo, ma è anche tradizione. I piatti tipici delle nostre terre fanno parte della nostra identità culturale. Per molti è importante tramandare di generazione in generazione pietanze care alla propria famiglia. Fenomeno che però viene meno se si trascura la cucina casalinga.

Insomma, sono diversi i motivi per cui sarebbe più corretto scegliere di consumare il più possibile piatti cucinati in casa piuttosto che prendere la via più veloce del “già pronto”. Trovare un po’ di tempo per l’attività culinaria può solo andare a vantaggio del nostro benessere.

Immagine di repertorio