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Spesso per motivi di lavoro dormo poco e poi ho difficoltà a recuperare. Ma quanto bisognerebbe dormire correttamente per notte? (L.P.)
Sono stati fatti tantissimi studi su questo tema e tantissime sono le opinioni. Studi recenti hanno osservato un’associazione tra chi dorme sette ore e una prestazione cognitiva ottimale. Ma l’importante è come sempre ascoltare il proprio corpo. Dormire 7 ore comunque sarebbe secondo i più il numero giusto: quando si dorme più del dovuto si avrebbe meno memoria, ci si ammalerebbe di più e si morirebbe prima. Negli Stati Uniti la convinzione dominante è che la dormita ideale sia di 8 ore. Tante ne prescrivono, tra gli altri, anche i vari braccialetti tecnologici che, oltre a misurare il numero dei passi giornalieri e le calorie che ingurgitiamo, monitorano la durata e la qualità del sonno, indicando di aver raggiunto il 100% dell’obiettivo quando si dorme appunto 8 ore. In Europa invece si ritiene che dopo 7 ore aumentare il sonno non porterebbe benefici. Di solito il nostro corpo ci dice però quando abbiamo dormito a sufficienza, perciò dovremmo essere più attenti ai segnali che ci manda. Certamente influiscono sesso ed età, ecco perché in tempo di vacanza potremmo fare un esperimento su noi stessi, per capire di quante ore di sonno abbiamo davvero bisogno. Il test può durare da 3 giorni a una settimana, suggeriscono gli esperti, che consigliano di non usare sveglie o allarmi, di andare a letto quando ci si sente stanchi, di evitare troppo alcol e caffeina, di non usare tablet, pc e altri gadget elettronici un paio di ore prima di andare a letto. Durante l’esperimento dovremmo tracciare la durata del sonno o usare uno strumento che lo monitori. Se ci sentiamo ben riposati al risveglio sapremo qual è la durata di sonno ideale per noi.
Dopo queste abbuffate natalizie come disintossicarsi? (V.P.)
La scorsa settimana avevamo dato qualche consiglio su come non farci travolgere dalle mega-mangiate. Oggi, prendendo spunto da questa domanda, diamo qualche dritta su come recuperare se non siamo riusciti a resistere alle tentazioni culinarie. Parliamo così della “dieta del giorno dopo”, vero toccasana, non solo per la linea ma anche per la salute. Dobbiamo infatti riuscire a depurare il nostro organismo dalle scorie e dalle calorie in eccesso. Stanchezza, pesantezza e un cerchio alla testa sono i sintomi del post-abbuffata. Il primo consiglio è sempre quello di bere molta acqua, alemno due litri, che riequilibra i liquidi persi e che aiuta ad eliminare le scorie: l’acqua deve essere non gassata, a temperatura ambiente e va distribuita nel corso della giornata. La dieta perfetta post abbuffata prevede a colazione della frutta fresca ma anche un succo di frutta naturale e a metà mattina una tisana depurante. Per pranzo potrete consumare un piatto di riso in bianco, condito solo con olio e limone e delle verdure cotte. A metà pomeriggio un frutto, uno yogurt o un the. Per cena una minestra calda ma anche una zuppa o un passato di verdure. Non dimenticate, prima di andare a dormire anche una tisana rilassante.
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