Partono dalla Sicilia i primi educatori terapeutici

Partono dalla Sicilia i primi educatori terapeutici

Amato foto completa

Partono dalla Sicilia i primi medici e operatori sanitari “esperti in comunicazione”. Hanno completato un corso universitario speciale per educatore terapeutico: una nuova figura specializzata e formata ad hoc nelle lezioni promosse dall’Ordine dei Medici di Palermo.

Dopo i dibattiti sulle difficoltà di comunicazione tra medici e pazienti, i camici bianchi si siedono tra i banchi per “imparare” tutte le tecniche e i “segreti” per spiegare meglio ai pazienti come curarsi e seguire con precisione una terapia. Così l’Ordine punta a migliorare l’efficacia del servizio sanitario e a generare risparmi cospicui per le casse pubbliche: con pazienti più informati e attenti si riducono i ricoveri e gli sprechi nelle terapie.

I primi esami per i medici “comunicatori perfetti” si sono conclusi nei giorni scorsi nella sede dell’Ordine di Palermo sotto la mia supervisione. Questa iniziativa è la prima in Italia anche se dell’argomento si è trattato in convegni e corsi. L’importanza del tema è sottolineata nel rapporto dell’organizzazione mondiale della Sanità del 1998 a Copenaghen e recepita dall’Unione Europea nel 2000. La Francia, unica nazione in Europa, dopo avere avviato la formazione dell’Educatore terapeutico, ha inserito dal 2007, tale figura tra gli operatori del servizio sanitario nazionale.

Tra i docenti coinvolti nel master promosso dall’Ordine con l’università Pegaso e il Centro formazione sanitaria Sicilia sono presenti autorevoli figure di educatori e professionisti sanitari italiani e stranieri come i professori Maria Grazia Albano, Jean François d’Ivernois Aldo Maldonato, Anna Burroni, Paolo Gisondi, Francesco Lo Surdo, Stefania Polvani, Renzo Marcologo, Sergio Ardis e Moreno Marcucci. Al corso possono partecipare i professionisti sanitari coinvolti nel trattamento globale delle patologie croniche. Tra le materie anche filosofia, antropologia e pedagogia. I primi 28 medici che hanno completato il corso sono Silvia Amato, Ileana Bandiera, Grazia Bergamasco, Martina Burlando, Antonina Butticè, Ildegarda Campisi, Julie Lidia Citarella, Calogero D’Amico, Giuseppe Disclafani, Ceciclia Dolcemascolo, Flavia Fabbricino, Valeria Falcomatà, Marija Fedeli, Annarita Frullini, Marigrazia Furnari, Giovanna Galdo, Francesca Marino, Carlo Mezzatenda, Mirella Milioto, Silvana Muscarella, Samanta Nicosia, Maria Vita Gabriella Pantaleo, Damiana Pepe, Antonino Picone, Maria Pulejo, Francesca Romano, Francesca Todaro.

L’importanza di formare questo nuovo professionista deriva dal fatto che l’educazione terapeutica è indirizzata principalmente alle persone affette da patologie croniche, quindi difficilmente guaribili, per le quali è fondamentale una corretta autogestione della malattia. Il principio che sta alla base dell’educazione terapeutica è il controllo della malattia, per evitare aggravamenti spesso dovuti ad una inadeguata conoscenza della patologia di cui si è affetti che porta frequentemente sia ad uno scadimento della qualità della vita sia ad una mancata aderenza alle terapie. Per attuare un “cambiamento” sia da parte del paziente sia dell’operatore sanitario, secondo l’Oms serve che anch’esso sia essere opportunamente formato. La finalità del master universitario è quindi di formare operatori sanitari qualificati per “l’Educazione Terapeutica”, attraverso un percorso didattico la cui filosofia si fonda proprio sul cambiamento.