Ossigeno oltre la via Lattea … sì, hai letto bene!

Ossigeno oltre la via Lattea … sì, hai letto bene!

QUESTO ARTICOLO FA PARTE DEL CONCORSO DIVENTA GIORNALISTA, RISERVATO AGLI STUDENTI DELLE SCUOLE SUPERIORI DELLA PROVINCIA DI CATANIA.

Recentemente, un team di ricerca cinese ha pubblicato nel suo ultimo studio qualcosa che mi ha lasciato letteralmente senza parole e, soprattutto da appassionato di astronomia quale sono, mi ha notevolmente incuriosito. Trovato ossigeno molecolare in un’altra galassia, sono queste le parole recitate nell’articolo dell’agenzia ANSA. Da questa semplice frase, ecco diramarsi una moltitudine di quesiti, dovuti forse alla mia eccessiva curiosità. Inizialmente, ho deciso di informarmi riguardo questa galassia, Markarian 231, che potremmo definire particolare per la struttura.

Infatti, al centro di questa galassia, si trovano due buchi neri che ruotano l’uno intorno all’altro. Sono questi due buchi neri, attraverso le loro radiazioni, a liberare l’ossigeno molecolare e ad alimentare Markarian 231. Questo corpo celeste è stato scoperto nel 1969, durante una ricerca mirata all’individuazione di galassie con forte emissione di radiazione ultravioletta, meglio conosciute con il nome di quasar.

Il nome quasar (QUASi stellAR radio source) riassume lo stato di incertezza iniziale degli scienziati. Infatti, questi corpi erano ritenuti sorgenti radio potenti, ma dal punto di vista ottico sembravano stelle. Il quasar Markarian 231, il più vicino al nostro pianeta, può essere definito anche galassia starbust, come tutte quelle galassie in cui la formazione stellare avviene in seguito ad eventi violenti. Nel caso di Markarian 231, la formazione del buco nero più piccolo (4 milioni di masse solari contro 150 milioni), ovvero in seguito allo scontro tra due galassie, è considerato proprio l’evento violento causa della formazione stellare. Inoltre, non è ancora confermato, ma si ritiene che i due buchi neri collideranno a loro volta.

Tornando sempre alla frase dell’agenzia, citata all’inizio di questo articolo, ho trovato un altro dettaglio che mi ha incuriosito. L’ossigeno, elemento indispensabile alla vita, terzo elemento più abbondante nell’universo dopo idrogeno ed elio, è stato trovato fuori dal Sistema solare: nella Nebulosa di Orione e nella stella J0815+4729. La Nebulosa di Orione è la regione stellare più vicina al Sole e conosciuta fin da epoche sconosciute.

Qui, l’ossigeno molecolare sarebbe rilasciato dalla fusione di particelle di ghiaccio, attraverso il calore dovuta alla produzione stellare. Il secondo caso, ossia la stella la stella J0815+4729, dista circa 5000 anni luce dal nostro pianeta ed è una delle prime stelle scoperte dall’uomo, definita anche stella primitiva, essendo una delle più anziane. Nonostante ciò, solo di recente, un gruppo di ricercatori provenienti dall’Università di California e da quella di Cambridge, insieme all’Istituto di Astrofisica della Canaria, hanno dimostrato la presenza di ossigeno molecolare nell’atmosfera della stella.

Da questo mio piccolo articolo, possiamo notare come in astronomia, un solo argomento ne contenga una miriade di altri, come una matrioska e, soprattutto, da ciò riscontrato in prima persona, basta ci sia un minimo di interesse per la materia o curiosità verso un solo piccolo dettaglio, che ci ritroviamo letteralmente in un universo tutto da esplorare.

Federico Cristaldi 3F – I.I.S “G.Marconi”- Catania