La medicina di genere

La medicina di genere

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Sento sempre più spesso parlare di medicina di genere. Ma di cosa si tratta? (g.m.)

La medicina di genere può essere definita come una nuova visione della medicina che studia l’influenza del sesso, maschile o femminile, sulla fisiopatologia umana. La maggior parte degli studi scientifici in ambito medico si sono finora infatti concentrati prevalentemente o talora esclusivamente su casistiche di un solo sesso: la medicina di genere supera questo atteggiamento distorto ed il paradigma della medicina occidentale che è quella del maschio adulto caucasico, sottovalutando le peculiarità e le differenze anatomiche, biologiche e ormonali tra uomo e donna. Si sente invece ormai forte l’esigenza di focalizzare l’attenzione sulle patologie che prevalgono prevalentemente in uno dei due sessi, con proprie peculiarità e proprie specificità. La medicina di genere quindi punta a tenere in conto le differenze tra uomini e donne nell’espressione sintomatologica, nella ricerca diagnostica e nella risposta terapeutica alle varie patologie. È quindi un nuovo modo di intendere e di ragionare sulla medicina, che supera un retaggio culturale sessista, purtroppo ancora oggi non del tutto eradicato, e che mantiene un atteggiamento distorto nei confronti della femminilità. Ma ovviamente uomo e donna non sono uguali nella biologia e nella fisiologia e non solo in relazione alle patologie legate alla sessualità ed alla gravidanza ma in tutto. Con questo nuovo approccio si supera quindi la c.d “bikini view”, ossia quella visione che considera il paziente in quanto donna solo per quel che concerne i genitali, la funzione riproduttiva e le patologie mammarie. L’obiettivo della medicina di genere non è però certo quella di costruire una medicina al femminile ed una al maschile ma quello di garantire a tutti, uomini e donne, il miglior trattamento possibile in funzione appunto delle specificità di genere. Tanti sono gli esempi e tante le applicazioni pratiche di questo nuovo modo di intendere la medicina che qui non abbiamo ovviamente il tempo di presentare e approfondire. Il pregio e la rilevanza di un tale approccio è quindi quello di abbandonare una mentalità falsamente egualitaria, di ribaltare ogni forma di discriminazione, adeguando ed utilizzando questo approccio metodologico a qualsiasi tipologia di paziente, in base appunto al sesso ma non solo e quindi anche in base all’età, all’origine, all’etnia e allo stile di vita.

nino_rizzo

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