L’Aifa ha deciso: ricetta solo per le minorenni e via anche il test

L’Aifa ha deciso: ricetta solo per le minorenni e via anche il test

Giuseppe_Ettore

Nota anche come “pillola dei cinque giorni dopo”, è in grado di spostare l’ovulazione in avanti, anche se il picco dell’ormone LH è già iniziato, ovvero, anche se il processo che conduce all’ovulazione è già iniziato. Se invece l’ovulazione è già avvenuta, non è in grado di intervenire.

Benché sia attiva fino a 120 ore dopo il rapporto a rischio di gravidanza indesiderata, è massimamente efficace quanto prima sia l’assunzione, possibilmente entro 12/24 dal rapporto.

La pillola del giorno dopo non è un contraccettivo abituale, ma va assunta quando non è stato usato alcun contraccettivo o quando si pensa che il proprio contraccettivo abbia fallito. ad esempio quando:
– si è usato il cosiddetto “coito interrotto”
– si è rotto o sfilato il preservativo
– ci si dimentica di assumere una o più pillole
– ci si dimentica di riapplicare il cerotto o l’anello
– sono stati assunti dei farmaci che possono interagire con l’efficacia del contraccettivo ormonale.

L’Aifa ha deciso. Rispettato, ma solo in parte il parere del Consiglio superiore di sanità che raccomandava il mantenimento dell’obbligo di ricetta per tutti. Per l’Agenzia del farmaco – come riferisce l’Ansa – la pillola anticoncezionale d’emergenza deve infatti restare con obbligo di prescrizione medica ma solo per le minorenni. Scompare poi anche l’obbligo del test di gravidanza che era stato introdotto in Italia al momento della messa in commercio nel 2012 (unico paese europeo ad averlo previsto).

La decisione della Commissione tecnico-scientifica dell’Aifa ricalca quella già presa dalla Germania e il direttore dell’Aifa Luca Pani l’ha spiegata così all’Ansa: “Il farmaco non ha grandi problematiche ma sull’uso ripetuto e incontrollato non ci sono dati sufficienti per garantirne la sicurezza. E per tutelare le più giovani, e visto che in Italia esiste la possibilità di prescrivere la pillola in ogni momento in ospedali e consultori, è stato deciso di lasciare questo limite. Si tratta di una decisione ancora più moderna di quella dell’Ema (European Medicines Agency).

Lorenzin:La decisione di Aifa? Una mediazione molto positiva”. “L’Ema ha preso una decisione di tipo regolatorio, noi l’abbiamo sottoposta al Consiglio superiore di sanità che ha mandato un parere tecnico scientifico, ovviamente orientato alla sicurezza del paziente, ad Aifa che ha agito come agenzia regolatoria trovando una mediazione e indicando per le minori di non applicare la normativa europea, ma di richiedere la prescrizione medica. Una mediazione molto positiva”.

Così il ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha commentato la pronuncia di Aifa sulla pillola dei cinque giorni dopo. “Per me la cosa importante – ha aggiunto – è avere la garanzia che la donna sia adulta sia giovane, quando ricorre alla pillola dei cinque giorni dopo abbia contezza della propria situazione clinica, che non ci siano rischi non solo per il presente ma anche per il futuro della propria salute. Quindi mi attengo alle valutazioni scientifiche”.