Giornata mondiale della salute, OMS evidenzia il ruolo dell’infermiere: l’importanza attuale del tema

Giornata mondiale della salute, OMS evidenzia il ruolo dell’infermiere: l’importanza attuale del tema

“La salute non è tutto, ma senza salute tutto è niente”. Oggi, le parole del noto filosofo tedesco, Arthur Schopenhauer, assumono ulteriore consistenza.

Ciò che prima si dava per scontato, come la salute, è quel che adesso viene rimpianto di più, in considerazione dell’emergenza attuale.

Il 7 aprile è il momento giusto per riflettere su questo fronte, in occasione della Giornata mondiale della salute.

Quest’ultima affonda le proprie radici nel 1948, con l’intenzione di sensibilizzare la popolazione mondiale sul tema in questione. Protagonista di tale iniziativa è l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) che, proprio nel 1948, ha organizzato la prima Assemblea mondiale della sanità.

Focalizzando l’attenzione sul 2020, la stessa OMS lo ha dichiarato ufficialmente “anno internazionale dell’infermiere e dell’ostetrica“. Una decisione che calza a pennello con il momento che si sta vivendo, dove le figure sanitarie sono le protagoniste.

In effetti, l’intento dell’Organizzazione Mondiale sarebbe proprio quello di evidenziare, ora più che mai, l’importanza di tali icone. Le ostetriche ricoprono un ruolo centrale nel supporto di una donna durante il parto. Ma gli infermieri, insieme ai medici, al momento risultano essere maggiormente in prima linea.

In un clima di ansia e paura, l’infermiere è colui che accoglie il malato in reparto e lo accompagna fino alla fine, incoraggiandolo a non mollare e tentando di strappargli un sorriso. Il ruolo di tale figura non sta passando inosservato agli occhi del pubblico. Nei social sono numerosi gli apprezzamenti rivolti agli infermieri, elogiati per la loro umanità.

Del resto non sono pochi i sacrifici per chi, attualmente, si trova a combattere in prima linea nelle corsie ospedaliere, mettendo a repentaglio la propria salute.

Tanti sono stati, e continuano a essere, i gesti nei confronti del malato, immortalati in foto e persino diventati celebri. Questi, probabilmente, rimarranno nella storia, insieme a molte altre facciate di tale fase emergenziale.

Diversi sono gli scatti che rimarranno scolpiti nell’immaginario collettivo. Dall’infermiera in divisa che dorme sul tavolo, ai segni provocati dalle mascherine per via di un turno intenso.

In un clima di oppressione e di negatività è emerso un aspetto positivo. Chi non si soffermava su determinati punti, adesso è in grado, per esempio, di apprezzare il valore della vita e l’importanza di un aiuto, prima dato per scontato.

In base a quanto sopra riportato, se da inizio anno l’obiettivo dell’OMS è la sensibilizzazione sulla salute e sulle figure strettamente correlate a essa, l’emergenza attuale, se osservata con atteggiamento ottimista, la si può considerare come colei che ha contribuito a costruire i presupposti per il raggiungimento del traguardo.

Fonte immagine Nurse Times