“Ansia? Keep calm!”: le persone ansiose rischiano maggiormente l’infarto

“Ansia? Keep calm!”: le persone ansiose rischiano maggiormente l’infarto

“Ogni anno in Italia circa 120mila persone sono colpite da infarto. Di queste, circa 25mila muoiono prima di arrivare in ospedale. Ma fra i 95mila che arrivano in un centro di cura la mortalità è solo del 10,95%”.

Un’affermazione che, una volta letta, genera “ansia” se si pensa all’imprevedibilità di questo fenomeno. Ebbene sì, a proposito di ansia, parecchi studi hanno dimostrato che c’è una stretta correlazione tra essa e il rischio d’infarto.

Nello specifico, un soggetto molto ansioso si preoccupa delle conseguenze fisiche che potrebbe subire, concentrando la propria attenzione maggiormente sul cuore e sul timore che esso possa improvvisamente smettere di battere.

Nell’ambito, vengono distinte due tipologie di infarto: l’infarto miocardico e l’infarto miocardico acuto. Il primo, spesso avvertito in maniera molto forte dalla persona, è caratterizzato da un senso di oppressione e di peso, all’altezza dello sterno, che trasmette la sensazione di morte imminente, protraendosi per circa 15/30 minuti. Un dolore che, alle volte, si espande fino alla spalla, al braccio sinistro, alla “bocca” dello stomaco, al collo o alla mandibola.

Ancora più grave il secondo caso in cui si assiste all’occlusione di un ramo arterioso delle coronarie, determinandone la necrosi: la morte delle cellule per via della mancanza di ossigeno.

A confermare che l’ansia è la protagonista indiscussa degli infarti è uno studio, recentemente fatto all’Università di Tilburg, in Olanda, secondo cui i pazienti, con malattia coronarica e disturbo d’ansia, presentano il 74% di rischio di infarto di gran lunga superiore ai pazienti affetti soltanto da malattia coronarica.

Oltre ai controlli di “routine”, la terapia che risulta essere efficace consiste nel riposo assoluto e l’assunzione di anticoagulanti, tenendo sempre in considerazione che esistono soggetti, per diversi motivi, maggiormente esposti al rischio rispetto ad altri.

A prescindere, ogni giorno si dovrebbe tentare di mantenere la calma, anche se spesso risulta difficile, ricordando quello che direbbero gli inglesi: keep calm!

Immagine di repertorio