Tempi duri per chi si concede una salsicciata con gli amici. Il Ministero della Salute ha diramato un’allerta sanitaria relativa a un lotto di prodotto contaminato da un batterio nocivo per la salute dei consumatori. Nell’avviso che è stato diramato dal dicastero è presente un provvedimento per il ritiro della salsiccia fresca e in pasta a rischio microbiologico per salmonella. Il lotto nel mirino è quello prodotto dalla ditta Bevanati Claudio e Figli con scadenza fra il 7 ottobre e il 15 ottobre del 2017. Il prodotto è da riportare al punto vendita per motivi di sicurezza alimentare. Non è da escludere che l’ingerimento del prodotto gastronomico possa provocare un pericolo per la salute.
I batteri appartenenti a questo genere sono responsabili della “salmonellosi”, una delle più frequenti malattie a trasmissione alimentare. Questa malattia ha come habitat il tratto intestinale dell’uomo e degli animali e la sua presenza nell’ambiente è conseguente a contaminazione fecale. Si distinguono salmonelle adattate all’ospite, responsabili di tifo e paratifo nell’uomo, diffuse nei paesi in via di sviluppo, e salmonelle non ospite – specifiche che possono infettare l’uomo e gli animali e rappresentano un frequente agente di tossinfezione alimentare nei paesi industrializzati. L’infezione si trasmette principalmente per via oro – fecale. In Europa la principale via di contaminazione dell’uomo è rappresentata dal consumo di alimenti contaminati: in particolare carne di pollo, tacchino e maiale, molluschi bivalvi, semi germogliati pronti al consumo, uova e ovoprodotti, prodotti lattiero-caseari a base di latte crudo, frutta e verdura crude. Gli animali domestici come cani, gatti, uccelli, topi e rettili (iguane e tartarughe d’acqua) possono rappresentare, seppur raramente, una fonte di infezione per l’uomo.
I sintomi possono variare dai semplici disturbi del tratto gastro-intestinale (dolori addominali, nausea, vomito, diarrea, febbre) fino a forme cliniche più gravi (batteriemie e infezioni extra intestinali) soprattutto in bambini, anziani e nei soggetti immunodepressi. I sintomi della malattia si manifestano comunemente tra le 12 e le 36 ore dall’ingestione degli alimenti contaminati e si protraggono per 4-7 giorni. Solitamente la malattia ha un decorso benigno e autolimitante. Sebbene il numero totale di infezioni abbia subito un calo nel corso degli ultimi anni, sia in Europa che in Italia, essa continua a rimanere l’agente di malattia trasmessa da alimenti più frequentemente isolato.
In Europa, nel 2010 il numero totale di casi confermati di salmonellosi è risultato pari a 99.020 (21,5 casi su 100 mila abitanti), diminuiti dell’8,8% rispetto al 2009, mentre nel nostro Paese è stato di 2730 (4,5 casi su 100 mila abitanti). L’avviso di richiamo è stato pubblicato sul nuovo portale dedicato alle allerta alimentari del Ministero della salute nella sezione “Avvisi di sicurezza”.