Persone scomparse: prospettive di intervento dopo la legge 203/2012

Persone scomparse: prospettive di intervento dopo la legge 203/2012

In Italia il fenomeno delle persone scomparse è in forte crescita, diventando sempre più una piaga sociale del nostro Paese.

Ad alimentarlo contribuisce il massiccio flusso migratorio: si pensi a tutti gli stranieri che transitano ogni giorno dall’Italia per raggiungere altre destinazioni e che corrono il rischio di non essere più rintracciate una volta mosse alla volta di altre nazioni.

Nel mese di febbraio, al Viminale è stata presentata una relazione sul tema, stesa dal Commissario straordinario per le persone scomparse uscente, Vittorio Piscitelli, e dal sottosegretario al Ministero dell’Interno, Domenico Manzioni.

I dati emersi sono preoccupanti: le persone scomparse sono nella maggior parte dei casi non italiane (82% stranieri, 8719 scomparsi in più nel 2017 rispetto al 2016, rispetto al 18% di italiani); soprattutto minorenni (72%, 7.986 in più nel 2017, solo il 3% sono over 65) ed in prevalenza uomini (77%, più 7.913 nel 2017 a fronte del 23% di donne, più 1.412).

Tra i minori il 94% sono stranieri non accompagnati, (più 7.748 nel 2017 rispetto al 2016) e “solo” il 6% sono italiani.

A livello territoriale, la Sicilia detiene il primato di persone scomparse non ancora ritrovate (14.238), dato correlato per l’appunto ai flussi migratori di persone che arrivano con gli sbarchi.

Con la legge n. 203/2012, recante disposizioni per la ricerca delle persone scomparse, sono stati compiuti degli importanti passi avanti, come la creazione dei piani provinciali delle prefetture, grazie ai quali sono state rintracciate il 70% delle persone scomparse. O come, ancora, il protocollo firmato nel 2015 a Roma, volto allo sviluppo di progetti per la prevenzione della la scomparsa di minori stranieri non accompagnati. Ma occorre fare di più.

Il dott. Piscitelli ha, infatti, rilevato l’importanza di rivedere l’assetto organizzativo della struttura di supporto al Commissario, che non è più sufficiente a fronteggiare le dimensioni raggiunte dal fenomeno.

Inoltre, al fine di prevenire e contrastare il fenomeno delle persone scomparse, soprattutto migranti, il Commissario uscente ha ritenuto fondamentale il dialogo tra le Forze dell’Ordine e le associazioni a sostegno dei familiari delle persone scomparse, nonché la formazione costante delle Forze dell’ordine stesse: molto importante, infatti, per il ritrovamento, è attivarsi nelle prime ore dalla denuncia di scomparsa.

L’associazione “Penelope Italia” fornisce supporto alle famiglie delle persone scomparse ed è radicata territorialmente in singoli Comitati regionali. Questo gruppo di professionisti e volontari si propone di sensibilizzare la società civile al fenomeno delle persone scomparse, coinvolgendo le famiglie direttamente coinvolte, le scuole, i “mass media”, comprese le piattaforme più sofisticate del web, e le Istituzioni. È proprio a queste ultime che “Penelope Sicilia” si è rivolta lo scorso mese di marzo. Il Presidente del Comitato siciliano, Avvocato Elena Cassella, ha infatti incontrato il nuovo Questore di Catania, Dott. Alberto Francini, dandogli in primo luogo il benvenuto.

Quest’ultimo si è insediato alla Questura etnea lo scorso 8 gennaio, dopo aver diretto numerosi commissariati di pubblica sicurezza, in particolare il Commissariato San Ferdinando della Questura di Napoli, e dopo aver retto le Questure di Lecco e Pisa. In occasione dell’incontro, il Presidente di “Penelope Sicilia” ha illustrato tutte le proposte e le iniziative che l’associazione intende realizzare nel territorio per attenuare il fenomeno delle persone scomparse e ridurne drasticamente il numero.

Inoltre, il prossimo 13 aprile, a Roma si svolgerà un incontro tra i Presidenti dei singoli Comitati regionali ed il nuovo Commissario straordinario per le persone scomparse, Dott. Mario Papa. Quest’ultimo è stato eletto lo scorso 15 febbraio su decisione del Consiglio dei Ministri, dopo una lunga esperienza operativa presso la Questura di Bologna, di Napoli, di Avellino e di Caserta, dopo aver ricoperto delicati incarichi ministeriali ed aver svolto le funzioni di Direttore Centrale della Polizia di Prevenzione, con finalità di contrasto al terrorismo, e di Direttore Centrale per le Risorse Umane della Polizia di Stato.

Durante l’incontro saranno approfondite tutte le questioni avanzate al Viminale dal Commissario straordinario uscente, Dott. Piscitelli.

L’obiettivo è uno ed è fondamentale: predisporre gli strumenti più efficaci per prevenire, da un lato, e per contrastare, dall’altro, questo grave fenomeno sempre più in crescita.