L’ultimo secolo di storia acese

L’ultimo secolo di storia acese

franz_cannizzo

ACIREALE – Sono molto legato ad Acireale, alla sua grande bellezza architettonica e ai tanti amici di questa bella città, a cui dedico, questa domenica, alcune foto della mia collezione e una breve nota sulla sua storia più recente.

Ad Acireale, nel 1903 veniva aperto il teatro – arena “Eden”, all’interno della Villa Belvedere. Nel 1908 viene costituita la “Cassa Operaia Santa Venera” che poi diverrà famosa con il nome di “Banca Popolare Santa Venera”, oggi “Credito Siciliano”.

Il terremoto del 28 dicembre 1908 lesionò in maniera irreparabile la parte superiore del settecentesco loggiato delle Benedettine che prospettava in piazza Duomo e che fu necessario abbattere. Tra il 1911 ed il 1914 fu colpita da terremoti che arrecarono danni agli edifici e fecero alcuni morti. Nel 1913 vengono rimosse le aiuole denominate del “Cinque d’Oro”, destinate fino ad allora ad accogliere i complessi bandistici nei frequenti concerti in piazza Duomo.

Nel 1915 poco prima che scoppiasse la prima guerra mondiale Acireale veniva collegata con Catania attraverso una linea tranviaria denominata “Tranvia Catania Acireale” che rimase in esercizio sino al 1934 quando venne soppressa. Nel 1920 l’epidemia di spagnola fece 1.000 vittime. Nel 1921 contava 34.674 abitanti. Nel 1927 veniva creata l’Azienda autonoma della Stazione di Cura.

Nel 1929 venne collocata nella piazza Garibaldi la statua dedicata al milite ignoto realizzata dallo scultore acese Michele La Spina. Nel 1930 vennero introdotti nel carnevale i suggestivi carri infiorati. Nel 1937 Mussolini visitò Acireale. Nel 1939 la città ospitò il principe Umberto di Savoia.

Durante la seconda guerra mondiale i tedeschi presero possesso da gennaio 1941 del castello Scammacca, dove insediarono un comando dell’aviazione militare della 7ª Compagnia Kriegsberichter Luftwaffe. Essendo per lo più sede di rappresentanza dal castello transitarono personaggi importanti come Erwin Rommel e Joachim von Ribbentrop. Al seminario vescovile estivo, sito in campagna a Santa Maria degli Ammalati, venne creato un ospedale da campo tedesco, mentre l’istituto cittadino “San Michele” venne requisito e destinato ad ospedale militare italiano. Vi erano dislocate inoltre alcune batterie costiere e stanziati dei reparti di bersaglieri nella caserma accanto alla chiese del Carmine. Il pastificio Leonardi dichiarato di interesse bellico, perché destinato ad assicurare parte dei rifornimenti alle truppe ed il sostentamento alla popolazione civile sarà mimetizzato con particolari tinte. Durante il conflitto vi furono alcuni momenti importanti: fra questi il triste bombardamento alleato del 14 novembre 1941 che provocò morti e distruzione. Nella primavera del 1943 dopo la ritirata italo-tedesca dal nord Africa, ed in prossimità dello sbarco alleato in Sicilia in città si insediarono 3 compagnie del Battaglione Arditi “Santa Severa”, composto da un centinaio di milizie fasciste, dislocati fra la villa, il complesso di S.Giovanni Nepomuceno, Capomulini e S.M. La Scala. Contemporaneamente il comando tedesco venne via via sostituito da truppe speciali paracadutate del 1. Fallschirmjäger-Division, al comando del tenente colonnello Erich Walther e dalla divisione corazzata Fallschirm-Panzer-Division 1 “Hermann Göring” che preparavano la linea difensiva Acireale-Etna-San Fratello (Me) successivo baluardo dopo la caduta di Catania (avvenuta il 5 agosto 1943).



Acireale era infatti un nodo strategico nella risalita degli inglesi verso Messina. I tedeschi occuparono militarmente la piazza Indirizzo e lo snodo della Villa del Barone S.Lucia, alla confluenza delle vie Loreto e via nazionale 114 (oggi via provinciale per S.M.Ammalati) posizionando carri armati e mitragliatrici per coprire la ritirata. Un piano tedesco prevedeva inoltre di distruggere con esplosivo parte della città per fare “terra bruciata” ed aveva avuto inizio con l’esplosione del ponte sulla ferrovia, vicino l’ingresso delle terme.

Questo piano fu fortunatamente evitato grazie ad un sabotaggio da parte di alcuni coraggiosi cittadini. L’esercito inglese entrò in città l’8 agosto successivo con la fanteria del 9th Durham Light Infantry dalla stazione ed i carristi del 44º Royal Tank Regiment dalla via Dafnica ma dovettero attestarsi nell’attuale piazza del Duomo perché i tedeschi opposero una forte resistenza per proteggere la ritirata delle retrovie. Tale ritirata fu anche segnata da una serie di soprusi ai danni della popolazione civile. In seguito arrivarono la 51st (Highland) Division e i canadesi del reggimento The Seaforth Highlanders of Canada. Fra l’8 ed il 10 agosto gli inglesi risalirono tutto il territorio del comune, aiutati dalle incursioni aeree e dai cannoneggiamenti dal mare. La lentezza dell’avanzamento dipese anche da una serie di campi minati a nord-ovest (Loreto-Piano d’Api) a sud (zona stazione) e da una serie insidiosa di batterie di cannoni tedeschi a nord fra S.M.Ammalati e Guardia ed a nord-est fra Guardia e Pozzillo tutti strategicamente posizionati dagli eserciti dell’Asse.

Fra i militari acesi si distinsero il carabiniere Giuseppe Ricca e l’ufficiale Concetto Eugenio Piro, decorati entrambi alla memoria con medaglia d’argento al valore militare. Inoltre il tenente di vascello Mario Patanè che affondò il 7 settembre 1943 (sera precedente l’armistizio) mentre era comando del sommergibile «Velella» contrastava lo sbarco alleato a Salerno e il pilota di Motosilurante (cd. “Maiale”) tenente Francesco Pandolfo. Fra i civili il professore Carmelo Salanitro, insegnante del locale liceo classico antifascista deportato e morto in prigionia in Germania.

Nel 1944 viene costituito nella Chiesa di San Giuseppe da don Biagio Catania il primo gruppo scout cittadino, che si chiamò Acireale I. È del 1946 la nascita dell’Associazione Sportiva Acireale. Il 15 febbraio del 1952 scoppia un violento incendio nel teatro “Bellini”. Verrà domato solo il giorno dopo. Il teatro sarà distrutto e, da allora, rimarrà in attesa di esser ricostruito. Dal 1967 prende il via una delle più importanti rassegne italiane d’arte contemporanea, la “Acireale turistico-termale”. Il 14 marzo 1984 fu istituita la Riserva Naturale Orientata La Timpa di Acireale.

Nel Natale 1984, le Poste Italiane emisero una cartolina dedicata al Presepe della grotta di Acireale. Nel 1986 si tiene la rassegna di architettura “Il ventaglio” copatrocinata dal Comune e dalla Banca Popolare Santa Venera, curata da Ivan Castrogiovanni. Nel 1987 venne inaugurato lo stabilimento termale di Santa Caterina. Nel 1989 veniva inaugurata la nuova Stazione di Acireale, che sostituiva la precedente.

Nel 1990 in una villa in contrada Zaccanazzo vengono girate le riprese del film Il padrino – Parte III di Francis Ford Coppola. Nel 1993 la locale formazione di calcio Acireale Calcio fu promossa in serie B. Nel 1996 il nome del Carnevale di Acireale entrò a far parte Lotteria nazionale del Carnevale. Lo sarà anche nel 1999, 2001e 2006. Nel 1997 viene emesso dalle poste italiane un francobollo celebrativo dedicato alla città. Negli ultimi decenni vari comitati sono stati fondati per l’istituzione della provincia delle Aci e del comprensorio ionico-etneo. Nel 2005 ottiene il titolo di città (di cui pochissimi comuni italiani possono fregiarsi, tra cui, nella stessa provincia, Paternò, Caltagirone e Catania), ottenuto con D.P.R. del 30 novembre 2005.Per il resto delle splendide foto d’epoca su Acireale invito i miei quattro lettori di questa mia rubrica a visitare la mia pagina su Facebook (franz cannizzo).