Morti in auto soffocati dal caldo. È questo il tragico destino toccato a due fratellini di soli due anni e 16 mesi.
I piccoli, però, non sono stati accidentalmente dimenticati in auto. Ed è proprio questo il dettaglio che lascia impietriti: è stata la madre a decidere di chiuderli in macchina sotto il sole cocente per “dar loro una lezione”.
L’episodio è avvenuto lo scorso 26 maggio vicino al lago Weatherford, pochi chilometri a ovest di Fort Worth, in Texas.
Cynthia Marie Randolph, 24 anni, ha confessato di aver chiuso la portiera dell’auto per dare una lezione alla sua primogenita di due anni, Juliet, morta insieme al fratellino Cavanaugh, a causa di un colpo di calore.
La giovane, arrestata e in attesa di giudizio, aveva inizialmente dichiarato alla polizia che era stata la piccola Juliet a chiudersi in auto insieme al fratellino, a sua insaputa, e che, una volta resasi conto di quanto stava accadendo avrebbe rotto uno dei finestrini della vettura per salvare i figli.
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, però, la 24enne aveva trovato i figli a giocare in macchina poco dopo mezzogiorno, quando la temperatura era di 35,5 gradi centigradi, e al rifiuto della bambina di uscire dalla vettura, li ha chiusi entrambi dentro. Rientrata in casa, la giovane ha poi fumato marijuana e si è addormentata per 2-3 ore. Un lasso di tempo fatale per i due bambini che non hanno resistito al caldo e sono deceduti.
Al suo risveglio la 24enne, ritrovati i corpi senza vita dei figli, ha rotto il finestrino per depistare le indagini e inscenare la disgrazia.