In vacanza con la sigaretta elettronica: turista arrestato in Thailandia

In vacanza con la sigaretta elettronica: turista arrestato in Thailandia

Paese che vai, legge che trovi. Per ogni paese nel mondo esistono diverse e pesanti restrizioni per tutto ciò che riguarda il fumo

Ed è così che, attraverso la notizia dell’arresto di un cittadino svizzero nei giorni scorsi in Thailandia, si scopre che nello stato del Sud Est asiatico è vietato portare con sé sigarette elettroniche.

La vicenda è stata resa nota attraverso un post su Facebook pubblicato da un’azienda elvetica di prodotti per il fumo, la StattQualm, che ha informato i suoi followers su quanto accaduto a un proprio cliente svizzero in vacanza in Thailandia che sarebbe stato condotto in carcere a causa del possesso di uno dei loro dispositivi: “Il 26 luglio un amico di StattQualm è stato arrestato, portato via e rinchiuso in carcere per sei giorni, completamente isolato con l’esterno, senza la possibilità di avere contatti con qualcuno e in condizioni degradanti e umilianti. Estremamente difficile farlo uscire dal carcere“.

SI viene a conoscenza così di una legge tailandese che vieta dal 2016 l’uso della sigaretta elettronica e la sua introduzione nel Paese. L’uomo sarebbe stato accusato di avere fumato in pubblico e di importazione del dispositivo.

L’incidente è stato confermato sulla stampa svizzera da Chris Lusser, CEO di StattQualm, che non ha rilasciato ulteriori informazioni per non compromettere la privacy dell’arrestato e il processo in corso. L’uomo sarebbe stato rilasciato martedì su cauzione. Se dovesse venire dichiarato colpevole, potrebbe dover scontare fino a cinque anni di carcere.

La Thailandia è una delle nazioni che più combatte il vizio del fumo: è vietato fumare nei luoghi pubblici chiusi, ma anche in mercati e parchi, così come alle fermate dei mezzi pubblici. Per strada è possibile fumare, basta non gettare il mozzicone sull’asfalto.