Donna uccisa a coltellate in un albergo: poliziotto scatta foto al cadavere e le invia ai suoi amici su Whatsapp

Doppio processo per rendere giustizia a Jessica Norma Gonzales, una 40enne argentina uccisa a coltellate lo scorso 21 settembre in una stanza dell’hotel Mimos, nella zona sud della città di Salta, nel nord ovest dell’Argentina, e poi fotografata da un agente di polizia che si è trovato sulla scena del delitto. Si tratta di un gravissimo caso di violazione della privacy insieme alla totale noncuranza dinnanzi a doveri etici e morali richiesti dalla propria umanità e dalla divisa indossata.

L’imputato, il sergente Gustavo Federico Sajama, è ora sotto inchiesta per aver scattato delle foto al cadavere della donna, foto che poi avrebbe condiviso con un gruppo Whatsapp, avviando una propagazione virale delle immagini. Sconvolti i famigliari della vittima che ne sono entrati in possesso.

Dell’omicidio è accusato Raul Perez, al momento sottoposto a detenzione preventiva. L’uomo condivideva infatti con la vittima diverse attività in una chiesa evangelica della città, ma pare che tra i due non vi fosse un legame affettivo.



Per il reato di inosservanza dei doveri di pubblico ufficiale è invece sottoposto a processo Sajama. Chiamato a testimoniare, il personale che ha partecipato all’operazione nell’hotel insieme con Sajama ha poi dichiarato come all’ufficiale sia stato intimato di non diffondere le immagini scattate al cadavere della donna.

Da parte sua Sajama, assistito da pubblico difensore durante l’udienza d’imputazione, si è astenuto da qualsiasi dichiarazione.