Anche l’UNESCO festeggia i 130 anni del Liceo Amari

Anche l’UNESCO festeggia i 130 anni del Liceo Amari

GIARRE – Un anno di celebrazioni, di eventi e di iniziative. Il Liceo classico “Michele Amari” di Giarre prosegue l’intenso programma celebrativo per festeggiare i 130 anni dalla sua istituzione (1886-2016).

Un evento che vede l’istituto coinvolto in un calendario di appuntamenti, curato dal dirigente scolastico Giovanni Lutri, dal corpo docenti e amministrativo e da tutto il personale della scuola. Ecco che in occasione dello speciale anniversario è stato organizzato il convegno internazionale “Verso un nuovo Umanesimo: la cultura per una riscoperta della centralità dell’uomo”. Una due giorni (10 e 11 marzo) che ha meritato il patrocinio della Commissione nazionale italiana per l’Unesco, il riconoscimento del Senato della Repubblica e il patrocinio del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo.

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Una cornice suggestiva ha aperto l’evento. “Pagine bianche abbiamo riempito, con traduzioni di greco e latino, con equazioni, sistemi e teorie, storie, lingue e poesie”: sono le prime note dell’Inno del Liceo, eseguito dagli alunni del Liceo Scientifico e Linguistico di Linguaglossa, che rientra nel progetto Orchestra curato dalla professoressa Giovanna Spataro e diretto dal maestro Francesco Forzisi. Il progetto Teatro Coro, invece, è curato dalla professoressa Sara Curcuruto e diretto dalla maestra Giusy Di Mauro. Alte le personalità presenti che hanno reso prestigiosa la scaletta degli interventi: Antonella Cassisi, responsabile del progetto ASPNT, che è la rete delle scuole associate all’Unesco; Antonella Del Rosso, fisico nucleare e responsabile CERN del rapporto con le scuole italiane. Il suo intervento, sul ruolo dello scienziato che si misura con le particelle dell’Universo, è stato particolarmente ricco di spunti per tutta la platea. Presente anche il criminologo Paolo Calabrese, direttore tematico e docente universitario di alta formazione giuridica in collaborazione con le forze dell’ordine, che ha spiegato l’uso della ragione per l’affermazione dell’individuo in diversi aspetti della vita sociale; il professore Nicolò Mineo, docente emerito di letteratura italiana dell’Università di Catania, che si è soffermato sulla poesia nel mondo globalizzato.

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Nella seconda giornata del convegno anche il saluto della Chiesa, grazie all’intervento di S.E. Mons Antonino Raspanti, Vescovo della Diocesi di Acireale, poi Marinella Tomarchio, Ordinario di Pedagogia generale e Sociale presso il Dipartimento di Scienze della formazione dell’Università di Catania, che ha parlato dei modelli educativi e i processi formativi nella prospettiva di un nuovo Umanesimo; il professore Santo Gammino, dirigente di ricerca dell’istituto nazionale di Fisica Nucleare presso i Laboratori nazionali del sud di Catania, prestigioso centro di eccellenza per la ricerca scientifica, e il professore Daniele Malfitana, direttore dell’Istituto per i beni archeologici e monumentali del CNR e docente di Archeologia dell’Università di Catania, che è intervenuto sull’Umanesimo del XXI secolo e l’alleanza tra scienza, tecnologia e arti.

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All’evento hanno partecipato le autorità cittadine e, tra queste, il senatore Pippo Pagano, ex alunno dell’Istituto. Tutti hanno reso omaggio al “Liceo Amari” quale istituzione scolastica di alto valore umanistico del territorio etneo che ha formato personalità che si sono affermate nel mondo scientifico, della medicina, della politica, del giornalismo e in altri ambiti della vita sociale. Il programma delle celebrazioni proseguirà con altri appuntamenti previsti per il mese di maggio. Un particolare ringraziamento alla professoressa Grazia Carota (dirigente vicario) e al grafico Sara Biasi.