L’economia dell’Eurozona è in crescita. A confermarlo sono le parole espresse da Vincent-Frédéric Mivelaz analista Swissquote, che cita l’orientamento della Banca Centrale Europea.
“Secondo la BCE, l’economia dell’Eurozona gode di buona salute – spiega Mivelaz -. A febbraio, i prestiti a società non finanziarie e famiglie sono aumentati del 3%, cifra in lieve calo rispetto al 3,30% di gennaio e leggermente superiore al 2,90% di dicembre”. Non mancano i riferimenti all’inflazione che sembra essere calata, anche se lievemente. “La massa monetaria M3 è scesa al 4,20% dal 4,60% di gennaio, suggerendo un rallentamento dei depositi overnight per le società non-finanziarie”, considera l’analista Swissquote.
Rallentano le vendite al dettaglio e l’attività industriale.
“L’indice dei prezzi al consumo di febbraio rimane all’1,10% su base annua, il che indica un rallentamento delle vendite al dettaglio e dell’attività industriale. La fiducia economica è in lieve calo, in Germania pari al -2,4, in Italia al -1,8, in Spagna al -1,2, nei Paesi Bassi al -0,5 e in Francia al -0,4%. La fiducia dei consumatori rimane stabile allo 0,1”, conferma Mivelaz.
“La leggera debolezza dell’EUR/USD deriva dai dati deludenti dell’ultimo periodo, riferiti alla fiducia dei consumatori di marzo (127,7 a fronte dei 130,8 punti di febbraio). In fatto di previsioni l’attuale livello, pari a 1,2385 (+3,11 quest’anno), scenderà nella fascia a 1,2377”.
L’economia nell’euro zona in decelerazione ma sempre ai massimi storici.
Come fa sapere in un comunicato la Banca d’Italia nell’arco del mese di marzo l’indice euro-coin è sceso per la prima volta da maggio dello scorso anno (a 0,89 punti da 0,96 di febbraio), assestandosi tuttavia su un valore vicino ai massimi osservati dal 2006. L’indicatore sembra aver risentito “del rallentamento dell’attività industriale e in particolare del calo della fiducia delle imprese, nonché della correzione al ribasso dei corsi azionari”.
“L’euro-coin – sviluppato dalla Banca d’Italia – è un indice che fornisce in tempo reale la stima sintetica del quadro congiunturale corrente nell’area dell’euro. L’ E-coin esprime questa tipologia di indicazione in termini di tasso di crescita trimestrale del PIL “depurato dalle componenti più erratiche (stagionalità, errori di misura e volatilità di breve periodo)”.
Economia in espansione, lo spiega anche l’Istat nell’Eurozone Economic Outlook.
L’economia nell’Eurozona è in netta espansione. La certezza arriva anche dall’Istat che ne parla ampiamente nell’Eurozone Economic Outlook. Nel rapporto risulta evidente che l’economia dell’area euro vanta una linea positiva, in perfetta simbiosi con la crescita dell’economia mondiale e del commercio internazionale.
La conferma trova fondamento nei numeri. Anche nel secondo trimestre del 2018 il PIL, ovvero il prodotto interno lordo, dell’Eurozona è destinato a crescere ad un ritmo consistente, come quello che aveva caratterizzato la fine del 2017. La crescita è supportata dall’ampliamento degli investimenti. Atteso un aumento concreto anche nella spesa dedicata ai consumi privati, mentre in termini di inflazione è previsto un aumento soltanto nella seconda metà del 2018.
Come sottolinea l’Istat nellEconomic Outlook, nonostante i tanti aspetti positivi del momento si potrebbero verificare difficoltà legate alla normalizzazione dei tassi di interesse, al capitolo dazi, alle conseguenze della Brexit, e ai contrasti geopolitici.