Vittoria, le dimissioni di Cavallo da presidente Srr: intervengono Aiello e M5S

Vittoria, le dimissioni di Cavallo da presidente Srr: intervengono Aiello e M5S

VITTORIA – Il vice sindaco di Vittoria Filippo Cavallo si è dimesso dalla carica di presidente Srr (ex Ato) di Ragusa.

Il consigliere Francesco Aiello e il M5S avevano da tempo segnalato l’inconferibilità dell’incarico secondo l’orientamento dell’autorità nazionale anticorruzione.

Aiello aveva sollevato il caso facendo riferimento a una nota dell’Anac (l’autorità nazionale anticorruzione) riguardante, per l’appunto, l’inconferibilità dell’incarico e al decreto legislativo 93 del 2013 e dopo le dimmissioni di Cavallo ha commentato: “La sconfitta per il sistema di potere è cocente, per la Srr, per il Comune di Vittoria e per il dirigente “innocente” del Comune di Vittoria che è stato stanato dalle mie richieste a lui e all’Anac”.

Il consigliere comunale ha chiamato in causa anche il sindaco Nicosia invitandolo a prendersi le responsabilità sulla nomina dello stesso Cavallo a presidente dell’organismo.

Anche il M5S è intervenuto sulla vicenda richiamando anche alcune dichiarazioni dell’ex assessore Piero Gurrieri che aveva parlato di polemiche senza senso a seguito delle denunce pentastellate.

“Dopo circa otto mesi dalla nostra denuncia – spiega il meetup ipparino – sulla presunta, oggi certa, inconferibilitá del nostro viceSindaco a presidente della SRR ex ATO di Ragusa, quest’ultimo, a seguito dell’orientamento n. 122 del 17 Dicembre 2014 dell’autorità nazionale anticorruzione si è dimesso”.

Quindi, prosegue la nota, “il componente della giunta non può fare il presidente della società controllata e partecipata dallo stesso comune, proprio su caso specifico della SRR. La norma di legge e seguenti erano chiare e limpide allora, e tutte le difese tentate a discredito della nostra tesi sono cadute, addirittura si disse che tanto l’incarico era gratuito e quindi. Si disse che tutti i sindaci, il commissario della provincia, e il notaio non potevano certo sbagliare. Si disse che la nomina non essendo stata data dal comune, dove Cavallo è membro della giunta, ma dall’ente esterno e non aveva alcuna rilevanza illecita, insomma a Palazzo Iacono, tutti e ribadiamo tutti, anche chi non fa parte della giunta municipale hanno fatto a gara su chi riusciva ad arrampicarsi per primo nella sala degli specchi, ma l’autorità anticorruzione si è pronunciata ed il rebus svelato. Di sicuro acclariamo che chi aveva il dovere di intervenire, come la legge impone, non lo ha fatto e ci chiediamo tuttora il perché”.