La disputa governativa sul reddito d’emergenza, destinato alle famiglie in difficoltà a seguito della Fase 2 dell’emergenza Coronavirus, sembra essere arrivata a una conclusione valida per tutte le parti “in gioco”. Si dovrebbe trattare di un reddito temporaneo, della durata di 2 mesi, con diverse somme destinate ai cittadini, che vanno dai 400 agli 800 euro.
Il ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo, ipotizza che il reddito coinvolgerà circa un milione di famiglie, con un assegno da 400 euro per i single e da 800 euro per le famiglie con figli, per un costo totale stimano di 1,2 miliardi di euro.
Sarà molto larga la platea interessata: lavoratori atipici, stranieri (basta la residenza in Italia, senza il vincolo dei 10 anni richiesto dal Rdc), lavoratori del sommerso e tutti gli esclusi dal resto degli aiuti.
I requisiti sono i seguenti: reddito del 2020 inferiore al Rem, in banca massimo 10mila euro per i single e 20mila per le famiglie, Isee inferiore a 15mila euro (ma il 79% degli Isee è già sotto questa soglia, dati Inps sul 2018).
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