Ore decisive in Italia in merito all’ipotetica proroga dello stato di emergenza, la cui scadenza è fissata per il 31 luglio. Una decisione su cui il Consiglio dei ministri si è soffermato stamattina, ma senza adottare alcuna delibera.
Dunque, in seguito all’incontro, si è espresso a partire dalle ore 16,30, il premier Giuseppe Conte. Quest’ultimo, in diretta dal Senato, ha fornito un aggiornamento circa le ulteriori iniziative emergenziali.
Da questo appuntamento è emersa la palese intenzione, da parte del governo, di voler prorogare lo stato di emergenza per altri tre mesi e dunque fino al 31 ottobre.
Lo stesso Conte fa riferimento al confronto con il Comitato tecnico scientifico da cui è emerso che la proroga è necessaria: “Nonostante l’impatto sul sistema sanitario si sia ridotto, i numeri documentano che il virus continua a circolare. Il Comitato segnala che la situazione nazionale resta preoccupante dunque è necessario atteggiamento di attenta vigilanza”.
Smentendo diverse voci di corridoio il premier afferma: “Dalla parte del governo non c’è intenzione di drammatizzare e alimentare paure nella popolazione. La proroga non è collegata a una situazione d’allarme, bensì è volta a mantenere l’efficienza del complesso di misure, a beneficio dei cittadini italiani e dei turisti che volessero vistare la nazione. La proroga è sinonimo di massima sicurezza in Italia”.
Risulta necessario far ripartire la scuola a settembre: “Dopo la pausa estiva dovrà essere garantita la presenza dell’attività didattica”.
Non solo. il presidente del Consiglio evidenzia: “La pandemia, seppur fortemente ridimensionata, non si è ancora esaurita. In base al principio di precauzione manteniamo cauto il livello di guardia potendo intervenire con speditezza se si dovesse registrare un peggioramento“.
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