“Con il decreto appena approvato diamo liquidità immediata per 400 miliardi di euro alle nostre imprese, 200 per il mercato interno, altri 200 per potenziare il mercato dell’export. È una potenza di fuoco. Abbiamo deliberato la sospensione di vari pagamenti fiscali, contributi e ritenute anche per i mesi di aprile e maggio“. Sono queste le parole con le quali il premier Giuseppe Conte ha presentato in conferenza stampa il cosiddetto “Decreto liquidità“, approvato ieri sera dal Consiglio dei Ministri.
Un piano di sostegno all’economia italiana che garantirà aiuti a tutte le imprese, piccole e grandi e a tutte le attività costrette a chiudere per l’emergenza Coronavirus.
Le piccole e medie imprese potranno beneficiare di garanzie da parte dello Stato al 100%. Nello specifico prestiti garantiti fino a 25mila euro senza alcuna valutazione del merito di credito; 100% (di cui 90% Stato e 10% Confidi) fino a 800mila euro senza valutazione andamentale (vale a dire il monitoraggio operato dalla banca sui rapporti che l’azienda intrattiene con il sistema bancario e la banca affidante); 90% fino a 5 milioni di euro senza valutazione andamentale. Per le imprese meno piccole la percentuale dell’impegno pubblico scende al 90%, fino all’80% sul ruolo delle aziende.
È stato creato, inoltre, un fondo da un miliardo al Ministero dell’Economia e delle Finanze per sostenere le garanzie. E sarà Sace (società per azioni del gruppo italiano Cassa Depositi e Prestiti) a concedere le garanzie per la liquidità alle imprese, fino a 200 miliardi di cui almeno 30 dedicati a piccole e medie aziende, autonomi e partite Iva che abbiano già usato appieno il ricorso al Fondo di garanzia per le Pmi. Sace resterà a Cassa depositi e prestiti, ma non sarà più soggetta “all’attività di direzione e coordinamento” di Cdp. Sarà il Mef a ricoprire il ruolo di indirizzo e coordinamento. Altri 200 miliardi sono dedicati all’export, fondi che vanno a sommarsi ai 350 miliardi già previsti.
Stop di altri due mesi per il versamento delle ritenute d’acconto per gli autonomi senza dipendenti e con giro d’affari sotto i 400mila euro: si tratta della proroga per aprile e maggio della misura già inserita nel decreto “Cura Italia“.
Le imprese che acquistano mascherine o altri sistemi di protezione dei lavoratori dal contagio da Coronavirus godranno di un credito d’imposta del 50% sulle spese. Lo sgravio viene esteso a mascherine, guanti, visiere e occhiali protettivi, tute di protezione e calzari, barriere e pannelli, detergenti mani e disinfettanti.
Durante l’appuntamento con la stampa nazionale, il presidente Conte ha ribadito inoltre la necessità di restare a casa anche a Pasqua, dichiarando: “Sarebbe irresponsabile andare in giro e allentare la fiducia e la responsabilità. Agli italiani voglio dire: state dando un contributo fondamentale, quando sarà tutto finito ci sarà una nuova primavera e la vivremo tutti insieme. Essere italiani, lo stiamo imparando in questi giorni, significa essere coraggiosi, solidali, determinati e coesi“.