È ufficiale: le misure di prevenzione previste nel Decreto di pochi giorni fa per circa 13 province del Nord Italia saranno estese a tutto il territorio nazionale, che di conseguenza verrà considerata “zona arancione” fino a nuovo ordine a causa dell’aumento dei contagi da Coronavirus.
A dichiararlo, nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Chigi, il presidente del Consiglio dei ministri, Giuseppe Conte, annunciando l’approvazione del nuovo Decreto “Io resto a casa”.
“Siamo ben consapevoli di quanto sia difficile cambiare le nostre abitudini – ha dichiarato il primo ministro – Sono abitudini che ragionevolmente con il tempo, alla luce delle nostre raccomandazioni, potranno essere modificate e adattate alle esigenze, ma purtroppo tempo non ce n’è”. “Ognuno deve fare la propria parte”, ha aggiunto il premier.
Il nuovo decreto prevede l’annullamento delle manifestazioni pubbliche, sportive e non, il divieto di assembramento nei luoghi pubblici e la sospensione delle attività didattiche e accademiche nelle scuole e nelle università di tutta Italia fino al 3 aprile.
Saranno inoltre vietati gli spostamenti che non siano giustificati da motivi di salute, necessità e lavoro (in quel caso, di fronte a eventuali richieste, è necessario mostrare un’autocertificazione). Una decisione drastica, un provvedimento senza precedenti, che per i membri del Governo italiano si rivela ormai necessaria per garantire i diritti alla salute della popolazione.
Al momento non sarebbero previste, invece, restrizioni per quanto riguarda l’utilizzo di mezzi pubblici.
Il provvedimento verrà firmato stasera e sarà valido già da domani.
Fonte immagine: Facebook – Giuseppe Conte