La radio spegne 126 candeline ma non muore mai: la ascoltate ancora?

La radio spegne 126 candeline ma non muore mai: la ascoltate ancora?

Era il 29 dicembre di 126 anni fa e il mondo stava inesorabilmente per cambiare. Thomas Edison, uno, anzi forse il, più grande inventore di sempre, brevettava la radio.

L’invenzione, che annovera altri grandi nomi, all’epoca non fece il boom; iniziò ad essere usata solo nel 1900, ma per scopi bellici. In guerra iniziavano così le prime comunicazioni via radio,ma prima che ne venga fatto vero uso in società bisogna aspettare gli anni 20. Infatti la radio non fu vista bene all’inizio, dato che non garantiva la privacy, come faceva invece il telegrafo.

Negli anni 20, ma soprattutto nei 30, diventa sempre più di moda, anche se per molto tempo resterà un prodotto riservato a pochi dato l’elevato costo. Nel 1950, poi, la svolta. Finita la seconda guerra mondiale c’è molta più libertà, in Italia nasce la RAI (Radio Audizione Italiane) e il fenomeno non si ferma più. Tutti ascoltano la radio, e alcuni programmi, come “il calcio minuto per minuto”, entrano di diritto nella nostra storia.

Superati a vele spiegate anche gli anni ’60 nel 1970 inizia un lento declino: la TV prende sempre più piede ma soprattutto la corte costituzionale pone fine al monopolio RAI: le radio pirata diventano radio libere. Il mondo radio si evolve, cambiano generi e potenzialmente diventa anche più vario. Quelli che contano però sono i dati e loro, purtroppo, parlano chiaro: l’audience è in crollo vertiginoso, la radio sta morendo.

Il declino continua e sembra non volersi arrestare, l’arrivo di internet sembrerebbe poter dare il KO definito e invece… invece nel 2000 la radio torna con la forza di un uragano. Sarà merito di Fiorello, sarà che gli italiani cambiano gusti in fretta e, secondo i sondaggi del tempo, la TV non piace più e si preferisce la radio (almeno per il 45%), fatto sta che la gente riprende ad ascoltare la radio.

E voi? Cosa preferite? In fondo è facile dire che la TV è meglio, no? Si vedono le immagini, l’audio è accompagnato da qualcosa di più concreto, siamo più calati nella parte. È vero però anche che la radio sa darti un’adrenalina unica, la radio ha accompagnato generazioni e generazioni in interminabili viaggi in macchina, ma soprattutto in radio, quando meno te lo aspetti, parte la tua canzone preferita. 

Diteci la vostra!