Giornata Mondiale senza Tabacco, l’OMS a tutela dei giovani: “Smettete di fumare”

Giornata Mondiale senza Tabacco, l’OMS a tutela dei giovani: “Smettete di fumare”

Oggi 31 maggio ricorre, come ogni anno, la Giornata Mondiale senza tabacco. Un’occasione volta a creare un momento di riflessione per contrastare l’abitudine sempre più ricorrente dell’utilizzo del tabacco. E questo anno, data la situazione venutasi a creare in seguito all’emergenza, vi sarà una motivazione in più per decidere o anche solo pensare di rinunciarvi.

Infatti, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità “fumare qualsiasi tipo di tabacco riduce la capacità polmonare e aumenta il rischio di molte infezioni respiratorie”.

La Giornata è stata istituita in seguito alla Convenzione Quadro per il Controllo del Tabacco, avvenuta nel 2003 nell’ambito dell’Assemblea Mondiale della Sanità. Essa rappresenta la prima risposta ad un problema di portata globale e definisce una serie di norme concernenti il marketing, la pubblicità, la promozione e la sponsorizzazione del tabacco.

Sono più di sette milioni le persone che muoiono ogni anno a causa del fumo e nonostante ad oggi ci sia una maggiore consapevolezza del problema, il fumo continua ad essere una pratica molto diffusa, sia in Italia che nel resto del mondo, soprattutto per le nuove generazioni. Sono tanti i giovani e i giovanissimi che si approcciano al tabacco e alle sigarette, ignorando le conseguenze dannose che avranno sul loro organismo. Le cause sono diverse: dall’influenza da parte degli amici all’imitazione degli adulti. Per alcuni si tratta di una vera e propria moda, intensificatasi per esempio attraverso il commercio delle sigarette elettroniche, di ogni marchio, forma e colore. Altri ne hanno addirittura fatto una ritualità: è di uso comune la sigaretta dopo pranzo, dopo il caffè o dopo un qualsiasi momento particolarmente impegnativo o stressante.

E non è tutto, in quanto da ciò scaturiscono delle vere e proprie dipendenze fisiche e psicologiche che, sebbene si sviluppino in maniera del tutto naturale, non spariscono con le stesse modalità.

Smettere non è sicuramente facile, ma secondo alcuni studi una buona idratazione aiuterebbe. Bere nel momento in cui si avverte il desiderio di fumare, oltre a sostituire il gesto di accendere la sigaretta, aiuta a reprimere l’impulso, allevia la secchezza della gola e velocizza il processo di disintossicazione dalla nicotina.

Proprio il tema delle nuove generazioni è al centro del progetto annuale scelto dall’OMS, che invita tutti i giovani a diventare una generazione senza tabacco e ad accrescere la loro consapevolezza sugli effetti e sulle conseguenze dell’uso dei prodotti del tabacco e che imputa le multinazionali come responsabili della manipolazione subdola operata attraverso tattiche e strategie di marketing, per esempio attraverso l’inserimento di nuovi aromi e prodotti.

Sono decenni che l’industria del tabacco ha deliberatamente impiegato tattiche aggressive, accompagnate da risorse adeguate, per attirare i giovani verso i prodotti del tabacco e della nicotina”, queste le parole dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.

Secondo le stime della stessa, laddove non saranno attuate efficaci politiche di contrasto, entro il 2030 moriranno ogni anno oltre 8 milioni di fumatori.

Proprio in occasione della Giornata Mondiale senza tabacco 2020 la Fondazione Airc è tornata a sensibilizzare i cittadini sui pericoli del fumo, attraverso l’intervento dei ricercatori, ma non solo. La testimonianza di questo anno è anch’essa mondiale e giunge da Gianmarco Tamberi, campione italiano di salto in alto, che sarà il volto della campagna.

Questa è volta a sottolineare la correlazione che vi è tra il fumo e le malattie oncologiche. Non soltanto il tumore al polmone, che ogni anno rappresenta la causa primaria di malattie negli uomini e le terza nelle donne, ma anche per malattie come quelle al pancreas, colon, stomaco ed esofago.

Proprio per questa ragione l’invito è quello di pensare al bene di ognuno e rendersi conto del rischio reale che può derivare da un atteggiamento che non rappresenta altro che una dipendenza.

Le dipendenze possono essere domate, le malattie no.

Immagine di repertorio