“Pasta, pizza o insetti? Cosa volete stasera per cena?”. Una frase che in Europa potrebbe diventare molto comune dal 1 gennaio 2018. Sì, perché l’Unione Europea dovrebbe dare il consenso all’impiego di farine proteiche a base di… insetti.
Già nell’antichità Plinio il Vecchio sosteneva che alcuni tipi di insetti, larve di scarabeo nello specifico, fossero deliziosi per i Romani. Inoltre, in paesi come la Thailandia, tra le bancarelle, si possono trovare insetti e scorpioni da gustare come “street food”. In Olanda e in Belgio, nei supermercati, si possono già comprare degli “spuntini” a base d’insetto; sul web si possono trovare delle barrette proteiche con insetti e in alcuni ristoranti si possono gustare prelibatezze a “sei zampe”. In Italia non è vietato né permesso né il commercio degli insetti ancora.
Se avete qualche dubbio sul “cibo del futuro” basti pensare che ogni anno ingoiamo, involontariamente, circa 500 grammi di insetti.
Ma se non vi alletta l’idea, parliamo un po’ degli sprechi d’acqua e anidride carbonica: per produrre un quantitativo di carne inferiore, il consumo d’acqua e la dispersione di CO2 sono senza dubbio maggiori, parliamo di cifre da capogiro.
Sì, l’idea di mangiare insetti magari non alletterà molti, ma potrebbe essere la risposta per incrementare la produzione alimentare mondiale e diminuire gli sprechi, inoltre, gli insetti, una volta trattati nel giusto modo, rischiano meno di trasmettere malattie rispetto ad altri animali.
Fonte immagine: Glamroz