L’ITALIA VESTITA DI ROSSO

L’ITALIA VESTITA DI ROSSO

QUESTO ARTICOLO FA PARTE DEL CONCORSO DIVENTA GIORNALISTA, RISERVATO AGLI STUDENTI DELLE SCUOLE SUPERIORI DELLA PROVINCIA DI CATANIA.

Il popolo italiano è a conoscenza della critica situazione in cui sta versando l’intera penisola? Credo proprio di no: tra la giornata di ieri e quella di oggi si è registrato un movimento migratorio dalla Lombardia verso le regioni del Centro-Sud per fuggire dal focolaio del Nord Italia, ma non ci si rende conto che adesso si rischia di accendere le fiamme di Covid-19 in tutto il Paese.

Per non parlare degli studenti a cui sembra di essere in vacanza; basta guardare intorno per rendersi conto che la sospensione delle attività didattiche purtroppo è da considerarsi vana: durante l’arco della giornata i centri commerciali sono pieni, i bar affollati e la movida resta concentrata nei pub, nelle piazze principali delle città come se non fosse successo niente.

Addirittura, c’è chi con tanta spavalderia si ritiene immune al Coronavirus, sceglie di non privarsi di nulla e di “godersi la vita come meglio può”; e come se non bastasse, lo pubblica anche nelle storie sui diversi social network come facebook, instagram.

Questa è un’altra dimostrazione che la stragrande maggioranza del popolo italiano non vuole seguire le regole che gli vengono imposte. Come si poteva immaginare, il non cambiare le proprie abitudini ha portato il numero di contagi ad aumentare vertiginosamente: in sole 24 ore le persone contagiate da Covid-19 sono aumentate di circa 1600 ed i deceduti sono 97 in più.

I numeri ci dicono che stiamo avendo una crescita importante delle persone in terapia intensiva e purtroppo delle persone decedute. Le nostre abitudini devono essere cambiate adesso: non possiamo perdere altro tempo, dobbiamo rinunciare tutti a qualcosa per il bene dell’Italia. Ci riusciremo solo se collaboreremo tutti e ci adatteremo alle norme più stringenti emanate dal Presidente del Consiglio Conte qualche ora fa.

Il Governo infatti estende a tutte le Regioni da stamani fino al 3 aprile le misure già attive in Lombardia e in altre 14 province relative all’emergenza Coronavirus: nello specifico vieta tutti gli spostamenti se non per comprovati motivi di salute, necessità o di lavoro.

Tuttavia le attività didattiche e tutte le competizioni degli sport di squadra sono sospese fino al 3 aprile.  Venti giorni valgono la vita del nostro Paese, fermiamoci ora e togliamo quest’abito rosso all’Italia.

Salvatore Rosario Lanzafame 5C – I.I.S “E.Fermi – F. Eredia” – Catania